“Affrontare le necessità connesse alla raccolta della frutta nel Saluzzese e all’accoglienza delle persone che lavorano nel settore, sono sfide che devono riguardare tutti i Comuni dell’area saluzzese e dell’area della provincia cuneese nella quale la frutticoltura rappresenta un’eccellenza italiana e anche un pezzo strategico del settore economico.
Non deve essere da solo il Comune di Saluzzo a occuparsene, insieme a pochi altri. C’è un intero distretto, con Caritas e tutti le Associazioni di categoria agricole, che si deve muovere con Prefettura, Governo e Parlamento nel coordinare politiche e decisioni operative. Polemiche e ideologie, in una fase particolarmente complessa, non servono.
Le contrapposizioni sono nemiche del bene. Uncem dà la disponibilità alla Prefettura e agli Enti territoriali per individuare insieme soluzioni ed evitare contrapposizioni, evitare che persone in arrivo dormano su cartoni e all’addiaccio, ma anche per consentire che persone che danno un contributo essenziale all’economia del Paese abbiano tutele e dignità.
Il Comune di Saluzzo su questo ha fatto moltissimo. Serve ancor più di altri l’anni l’impegno di tutti i Comuni e i dialogo tra livelli istituzionali, anche per modificare normative che rischiano di creare tensioni e non rispondere alle esigenze dei territori e delle comunità, che arrivano e che accolgono”.
Lo affermano Lido Riba e Marco Bussone, Presidenti regionale e nazionale Uncem.