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Una prima parte della vita vissuta in granda, poi Milano, senza mai scordarsi delle origini

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«Torno spesso in Granda, perché ci vivono i miei genitori e poi sono legata a quei luoghi per averci trascorso la prima fase della mia vita», spiega Enrica Roddolo, che poi aggiunge: «Il primo anno l’ho passato a Monforte d’Alba, il paese d’origine di mio padre, poi siamo stati a Carrù e ho vissuto anche a Fossano e Cuneo. Una volta laureata in legge presso l’Università di Torino, mi sono trasferita a Milano, dove lavoro ormai da più di vent’anni». Giornalista fin da giovanissima, si occupa di attualità economica internazionale: è caposervizio nella redazione del Mon­do, settimanale economico di Rcs pe­riodici-Corriere della Sera. Ha lavorato anche per radio e tv oltre che per Il Sole 24 ore e La Stampa. È anche scrittrice, autrice di molti volumi a sfondo storico e biografico. Tra questi, oltre a numerose pubblicazioni dedicate a sovrani di vari stati europei, figura anche: “Guida ai castelli d’I­ta­lia. Origini, architettura e storia, eventi castellani, ospitalità, visita e orari”. A tal riguardo la giornalista spiega: «Avevo realizzato un’inchiesta sui castelli italiani per “Il domenicale” de Il Sole 24 ore e mi proposero di scrivere un libro sull’argomento, ampliando il lavoro fatto per l’inserto. Accettai volentieri. Nel novero dei manieri non potevano mancare i nostri bellissimi castelli della Granda, tra cui quello di Serralunga d’Alba (foto sopra), considerato anche dagli esperti di architetture castellane uno tra i più belli d’Italia. È un libro a cui sono particolarmente affezionata, perché è il primo in assoluto che pubblicai, nel 1996 e che mi portò fortuna».