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Una storia intensa, lunga trent’anni

Per il Lions club “Canale Roero”

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Trent’anni di Lions club “Canale Roero”: tanto tem­po è passato, infatti, da quel maggio del 1990. Un Roero, un Piemonte, e un’Italia tutte diverse rispetto a o­ra: un contesto so­ciale che si trovava alla vigilia di esperienze collettive come i Mondiali di calcio “di casa”, di grandi mutamenti po­litici ed economici, in una “Prima Repubblica” che re­cava in sé speranze, fiducia reciproca, progetti importanti.
Oggi molto è mutato rispetto alla situazione di allora, non lo spirito di questo sodalizio diretto nell’anno in corso dal giovane presidente Maurizio Bergadano, che si appresta a concludere al vertice un’annata lionistica decisamente particolare nella quale si è dovuto rinunciare a uno degli aspetti fondamentali e caratteristici della vita del sodalizio, ossia gli incontri a metà strada tra la convivialità e l’approfondimento, nelle stan­­ze dello storico ristorante “Leon d’oro secolare” di via Ro­ma. Ma si è fatto tantissimo, in un frangente inedito, difficilissimo, quello legato all’e­mergenza sanitaria planetaria.
Dice lo stesso Bergadano, per tracciare un consuntivo “in divenire” relativo a questo fronte d’a­zione: «Durante la recente e­mer­genza del Covid-19, i soci hanno deciso di intervenire in mo­do tempestivo con una prima do­­nazione di 2.500 euro a favore degli ospedali di Cuneo, una se­con­da di 1.500 euro a favore del Var (Volontari Am­bu­lan­­za Roero) e poi, in collaborazione con Rotary “Canale Roero”, Cavalieri del Roero e As­so­­cia­zio­ne dei Sindaci del Roero, con la campagna di raccolta fon­di “Roero-Emergenza Co­vid 19”».
Prima già si era fatto parecchio, soprattutto agendo a stretto contatto con il mondo della scuola. «La prima at­tività», continua il presidente «è stata la promozione di un convegno sulla dislessia chiamato “Seleg­go” or­ganizzato con l’Istituto comprensivo di Canale. La seconda iniziativa, come avviene ormai da qualche anno, prevede lo “screening” gratuito dell’ambliopia per tutti i bambini delle scuole materne del Roero. Si tratta di un’attività im­portante perché l’ambliopia, co­nosciuta anche co­me “occhio pi­gro”, se diagnosticata entro il se­sto anno di vita può essere curata. Purtroppo la so­spensione del­le attività didattiche a causa del­­l’epidemia non ha per­­messo di portare a termine il progetto, ma verrà ripreso nel cor­so del prossimo anno scolastico».
«Era importante dare dei segnali po­sitivi e di speranza», ha aggiunto il Presidente. «È così che i due so­ci Gianni Marocco e Dino Pa­squero hanno dato vita a un importante progetto che, in collaborazione con l’amministrazione comunale di Sommariva Perno, prevede il restauro del pilone votivo di Borgata Trinità».
E non sono mancati alcuni onori individuali: «Grazie all’interessamento del socio Umberto Cas­si­nelli, il Lions club “Canale Roero” a breve donerà un cane gui­da a una persona non vedente, per­met­tendole di avere al suo fianco un amico fedele, e come viene definito dal centro “Cani guida Lions” di Limbiate che ha provveduto all’addestramento del cane, “un angelo custode”».
In conclusione: «Dalla sua fondazione, il club ha avuto modo di crescere in modo significativo ar­rivando a essere uno dei più nu­merosi a livello distrettuale, di­ventando negli anni promotore di importanti attività di servizio sia a livello internazionale che a livello locale. Tanto è stato fatto e tanto si continuerà a fare e questo deriva dalla forza dell’amicizia e la propensione al servizio».