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Valli Po, Bronda e Infernotto – Escursioni ed emozioni all’ombra del Monviso

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Le valli Po, Bronda e Infernotto sono un intreccio di passato e presente, di realtà e leggenda. Qui natura, storia, arte ed architettura si incontrano e si fondono tra loro. Il territorio non necessita di molte presentazioni: il fiume più lungo d’Italia, il Po, nasce proprio qui, ai piedi del sommo Monviso, “Vizou” per le genti dell’alta valle Po. Lungo la valle Po si incontrano testimonianze di un passato antico e glorioso: incisioni rupestri, monasteri, abbazie, ma anche semplici cappelle campestri. Tra baite in pietra e rifugi in quota, in Valle è facile trovare la soluzione più adatta per una vacanza in grado di soddisfare gli amanti dello sport, della cultura e le famiglie in cerca di divertimento e di relax.
Borgate come Ostana ed Oncino ci rimandano a tempi non troppo lontani di un mondo che fu. Ostana è oggi culla della cultura occitana, borgata autentica che si apre ai visitatori con sempre vivo entusiasmo. Qui, la Chambra d’Oc organizza ogni anno in giugno il Premio Ostana – scritture in lingua madre.
Visitando Crissolo, invece, vale la pena fare una puntata al Santuario di S. Chiaffredo, patrono dell’antico marchesato di Saluzzo. A Sanfront, sul Monte Bracco, si trova un caratteristico insediamento ricavato nell’anfratto della roccia, abitato fino agli anni ’50 del secolo scorso. Si tratta appunto di “Balma Boves”, un piccolo villaggio adagiato sotto un enorme tetto di roccia (balma o barma significa appunto riparo sotto la roccia), che rappresenta un microcosmo agricolo autonomo e funzionale perfettamente conservato: ricovero per il bestiame, deposito per gli attrezzi agricoli, forno per la cottura del pane e lavatoio. Grazie alla grande copertura naturale, le piccole costruzioni mostrano un tetto piano, del tutto inusuale a quote pedemontane. Addossati una sull’altra per ragioni di spazio e di riscaldamento, i fabbricati seguono la pendenza del suolo, offrendo al visitatore l’illusione di case nate dalla terra. Balma Boves è facilmente raggiungibile a piedi dalla frazione Rocchetta, con circa mezz’ora di cammino ed è meta ideale anche per una gita in famiglia, grazie alla possibilità di visitare gli ambienti ed il museo sulla vita contadina. (Info, orari e biglietti: balmaboves.it). Interessanti anche gli itinerari di Rifreddo che si articolano tra arte e natura, così come le proposte del Mombracco, la montagna di Leonrdo, con anelli da scoprire a piedi o in bici, fino al Convento della Trappa.
Nel fondo valle, la cittadina di Revello regala alcuni capolavori d’arte: la Cappella marchionale all’interno del palazzo comunale ricorda le figure degli ultimi marchesi vissuti all’inizio del ‘500, la imponente chiesa della Collegiata rappresenta il passaggio dall’arte gotica medievale all’arte rinascimentale e barocca. Da non perdere l’Abbazia cistercense di Staffarda, capolavoro dell’arte religiosa medievale, considerato uno dei più importanti monumenti di architettura religiosa del Piemonte.
Ai lati della valle principale si estendono altre due valli: la Valle Infernotto, con Bagnolo Piemonte, capitale della produzione della pietra e la Valle Bronda, caratterizzata da alcune produzioni frutticole di alta qualità, tra cui mele biologiche, albicocche, susine, vitigni locali da cui si ottengono i vini Colline Saluzzesi D.O.C., il Quagliano e il Pelaverga.