Terres Monviso, dal Mab Unesco alla prima green community in Italia: un percorso futuro con enti locali e imprese

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Il Parco del Monviso, con i Comuni montani e le Unioni montane di Comuni potrà essere tra le prime Green Community d’Italia. Se ne parlerà domani, martedì 23 giugno, alle ore 17, nel webinar “Le imprese green nella prospettiva delle Green Community”. L’evento è organizzato nell’ambito delle attività previste dal progetto 4083 Economie Verdi, parte del Piano Integrato Territoriale Terres Monviso. Per partecipare è sufficiente collegarsi al link di accesso https://global.gotomeeting.com/join/390538309 

Nel corso del seminario verrà presentata un’analisi della situazione delle imprese e delle politiche sulle principali sfide della green economy nel territorio transfrontaliero del Monviso. L’introduzione dell’incontro sarà affidata a Gianfranco Marengo, Presidente dell’Ente Parco Monviso; al Presidente Nazionale Uncem, Marco Bussone, il compito invece di trarre le conclusioni dell’appuntamento, che vedrà gli interventi di Giampiero Lupatelli di Caire, con la collaborazione di Carmine Sassone, di Marilena Luchino della Camera di commercio di Cuneo, di Andrea Camarlinghi della cooperativa Corintea e di Caterina Lucarini del Parco del Monviso.

L’area MAB del territorio saluzzese è uno straordinario e perfetto luogo dove avviare una “green community”, come previste dall’articolo 72 della legge 221/2015. Le Green Community si possono trasformare da strumento in politica, da una parte rinforzando i rapporti fra Comuni montani e rurali, in vista della maggiore tutela e valorizzazione di beni di generale fruibilità, dall’altra favorendo un corretto scambio fra questi e le realtà produttive metropolitane, che dovranno e potranno contribuire anche economicamente, grazie alle maggiori ricchezze, allo sviluppo di territori altrimenti destinati ad impoverirsi e a spopolarsi. Si tratta di certificare un vero e proprio patto tra realtà rurali e metropolitane. Che nel Saluzzese, attorno al Monviso, nell’area alpina del Po-torrente, può avere una perfetta concretizzazione. Un piano di sviluppo sostenibile, attuato attraverso una strategia definita, che metta anche ordine fra tutti gli interventi, a oggi insufficienti e scoordinati e provenienti da diverse amministrazioni, diretti a supportare le cosiddette zone svantaggiate, aggiungendo, a questi, ulteriori finanziamenti diretti a predisporre e realizzare progetti di valorizzazione e sviluppo dei territori montani.

c.s.