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Anche in Piemonte, grazie alla stampa 3D, arrivano le visiere “fai da te”

Sbarca in Piemonte l'innovativo progetto Made in Italy. Chiunque potrà realizzare in casa visiere anti-Covid. La plastica si trasformas così da nemica dell'ambiente a valido strumento per combattere il Coronavirus

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Anche in Piemonte la plastica si trasforma da nemica dell’ambiente a prezioso alleato nella lotta al coronavirus. Ciò grazie ad un progetto tutto italiano che sbarca oggi in regione e che unisce la flessibilità della stampa in 3D alla versatilità della plastica, offrendo una soluzione innovativa e a basso costo, nel rispetto dell’ambiente.

Nello specifico il progetto, denominato “VISIONARI MakeIt”, vede coinvolte realtà che già operano in campo sanitario come Isinnova (società che progetta e costruisce valvole necessarie per la respirazione assistita dei pazienti di Coronavirus in terapia intensiva) e Visionari No profit l’associazione per la divulgazione della scienza e della tecnologia, e ha come elemento centrale la stampa 3D che permette di realizzare in breve tempo e in modo economico dispositivi utili non solo per il settore medico, ma anche per il singolo cittadino.

Grazie a questa iniziativa da oggi anche in Piemonte, attraverso delle semplicissime stampanti 3D, sarà possibile realizzare visiere protettive anti-Covid “Face Shield”, costituite da un cerchietto e da un foglio di acetato che, assemblati, diventano dei preziosi dispositivi di protezione individuale, a usare sia all’interno delle strutture sanitarie, sia in quelle situazioni in cui si creano assembramenti ed è più elevato il rischio di contagio.

Visionari No profit ha predisposto un apposito file con il quale chiunque sia in possesso di una stampante 3D può creare, autonomamente, la sua visiera protettiva personale a bassissimo costo. Un progetto tutto italiano che ha visto coinvolti giovani e studenti, e che ha permesso in questi giorni di produrre e regalare ad ospedali e strutture varie di tutta Italia migliaia di visiere protettive. Non solo. “VISIONARI MakeIt” sbarcherà all’estero, a partire dall’Africa dove, grazie ad una raccolta fondi, arriveranno numerose stampanti alle comunità locali, regalate nell’ambito del progetto allo scopo di diffondere anche nelle zone più bisognose i necessari strumenti di protezione.

“Nonostante le preoccupazioni ambientali legate alla plastica, il mondo dell’innovazione è andato in controtendenza, scoprendone il lato digitale – spiega Dario Piermatteo, segretario generale di VISIONARI – Il progetto “VISIONARI MakeIt” si propone inoltre di utilizzare plastica riciclata proprio per garantire il massimo rispetto dell’ambiente, attraverso ad esempio il recupero degli schermi in Plexiglass, reimmettendoli nel ciclo produttivo per diminuirne l’impatto”.

“Prima della pandemia la plastica era paragonata al male assoluto. Ora, invece, abbiamo riscoperto la sua grande flessibilità” – dichiara Cristian Fracassi, CEO di Isinnova – “Si è notato inoltre un aumento della domanda di stampanti 3D, ci aspettiamo che a breve sempre più persone inizino ad appassionarsi a questa tecnologia”.

c.s.