Architettura – Le opportunità del superbonus al 110%

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Si avviano i primi interventi per affrontare la caduta dell’economia e, intanto si guarda al futuro con grande preoccupazione. Storicamente in Italia, l’edilizia ha sempre rappresentato il “motore” della ripresa. Se stai leggendo questo articolo è perché sei alle prese con una “ristrutturazione” oppure, più semplicemente, devi realizzare un intervento edile. Magari proprio per sfruttare gli incentivi e le detrazioni messe in campo dall’Agenzia delle Entrate. Dopo un tira e molla di qualche settimana, alla fine è quasi tutto confermato nel decreto Rilancio 2020 che dispone misure volte a rafforzare le agevolazioni fiscali per gli interventi di efficienza energetica e riduzione del rischio sismico sugli edifici. Purtroppo siamo ancora in attesa di conoscere alcune modifiche, che verranno apportate dal Parlamento in sede di conversione in legge del decreto Rilancio. Una delle novità che è ancora in discussione è quella legata al credito di imposta fruibile pure per i lavori sulle seconde case. La detrazione è innalzata al 110 per cento per le spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021 da ripartire tra gli aventi diritto in cinque quote annuali di pari importo, per cui sarà possibile ristrutturare la propria abitazione praticamente a costo zero. In particolare, le nuove aliquote di detrazione fiscale riguarderanno interventi di riqualificazione energetica degli edifici ossia interventi di isolamento termico delle superfici opache verticali e orizzontali che interessano l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25 per cento della superficie disperdente lorda dell’edificio medesimo. Si potranno detrarre i costi per l’inserimento del sistema a cappotto sulle pareti, il materiali isolanti, le schermature solari, le sostituzione di infissi e serramenti, l’insufflaggio per ridurre la dispersione termica… La detrazione è calcolata su un ammontare complessivo delle spese non superiore a euro 60.000 moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio. Altri interventi, riguarderanno le parti comuni degli edifici per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale e su edifici unifamiliari esistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a condensazione, a pompa di calore, inclusi gli impianti ibridi o geotermici, anche abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici. In questo caso la detrazione è calcolata su un ammontare complessivo delle spese non superiore a euro 30.000 moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio ed è riconosciuta anche per le spese relative allo smaltimento e alla bonifica dell’impianto sostituito. Gli interventi devono rispettare i requisiti minimi previsti, il miglioramento di almeno due classi energetiche dell’edificio, da dimostrare mediante l’attestato di prestazione energetica (Ape), ante e post intervento, rilasciato da tecnico abilitato (Architetto, Ingegnere…) nella forma della dichiarazione asseverata. Ai fini dell’opzione per la cessione del credito ad un’impresa o per lo sconto in fattura, saranno i tecnici abilitati ad asseverare il rispetto dei requisiti previsti dai decreti di cui al comma 3-ter dell’articolo 14 del decreto-legge n. 63 del 2013 e la corrispondente congruità delle spese sostenute in relazione agli interventi agevolati. Una copia dell’asseverazione viene trasmessa esclusivamente per via telematica all’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (Enea). Rientrano anche tra le spese detraibili quelle sostenute per il rilascio delle attestazioni e delle asseverazioni e del visto di conformità. I soggetti beneficiari che potranno usufruire di tali detrazioni saranno i condomini, le persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arti e professioni, gli Istituti autonomi case popolari (Iacp), le cooperative di abitazione a proprietà indivisa. L’efficacia delle nuove misure rimane però subordinata, alla semplicità e alla velocità del processo necessario a certificare la legittimità dei crediti di imposta e a gestirne la cessione. In questo sarà utile la disponibilità e un approccio collaborativo da parte del sistema bancario per sviluppare al massimo il potenziale dell’Ecobonus e del Sismabonus. Per poter richiedere la detrazione per ristrutturazione del 50% (Bonus casa), per abbellire gli edifici del 90% (Bonus facciate), per sostituzione caldaie, impianti solari temici del 65% (Ecobonus) 110% (Superbonus), in alcuni casi, occorre presentare una pratica edilizia (Cila, Scia, Permesso di costruire) in Comune a firma di tecnico abilitato prima dell’inizio dei lavori. Tutte le attività di restauro possono essere accompagnate con efficaci agevolazioni o detrazioni fiscali, richiedi subito al nostro studio di Bra (tel. 0172422879), una consulenza gratuita per la valutazione della fattibilità, noi possiamo aiutarvi a selezionare la soluzione migliore che meglio si adatta al progetto e alle vostre esigenze, in seguito gestiremo tutto l’iter per l’accesso alle agevolazioni fiscali per interventi sugli edifici esistenti.
Articolo a cura dell’architetto Cinzia Gotta