«La variante di Demonte è un’esigenza improcrastinabile a cui dare risposta»

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Sbloccare con urgenza lo stallo che impedisce la realizzazione della variante di Demonte: è l’obiettivo della lettera, firmata dal presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio (nella foto sotto, con il sindaco di Demonte Francesco Arata) e dall’assessore alle infrastrutture e ai trasporti Marco Gabusi, trasmessa nei giorni scorsi al presidente del Consiglio Giuseppe Conte e ai ministri all’ambiente e ai beni culturali, Sergio Costa e Dario Franceschini. La realizzazione della variante è fondamentale, infatti, per decongestionare il traffico a cui è sottoposto da anni il centro abitato del comune cuneese, in cui quotidianamente transitano oltre 600 tir diretti allo stabilimento di imbottigliamento delle acque Sant’Anna. A bloccare la situazione il parere discordante tra il Ministero dell’ambiente, che ha dato via libera al progetto dell’Anas, e quello del Mibac che ha invece espresso parere contrario alla luce della presenza dei resti del Forte della Consolata. Data la divergenza tra Ministeri, l’iter di autorizzazione è passato a fine 2019 alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, che dopo un incontro avvenuto a dicembre avrebbe dovuto per legge esprimere un parere entro 30 giorni. «A oggi però», spiegano nella lettera Presidente e Assessore, «non è stato fatto nessun pas­so avanti, e appare evidente, an­che rispetto al quadro economico previsto per l’opera e gli anni trascorsi senza che nulla accadesse, che un eventuale diniego pregiudicherebbe la realizzazione della variante».