Nel suo sito web si legge: psicologa forense e criminologa investigativa. Nata a Finale Ligure il 1° luglio 1973, Roberta Bruzzone è ormai molto conosciuta dal pubblico televisivo per le frequenti apparizioni nelle trasmissioni Rai in prima serata, compresa una partecipazione allo show “Ballando sotto le stelle” nel 2017, dove è ancora opinionista. Si è laureata in Psicologia clinica all’Università di Torino e ha preso parte alle indagini di alcuni casi famosi, a cominciare dal delitto di Avetrana come consulente della difesa di Michele Misseri, ma anche in occasione di un altro famigerato episodio di cronaca nera, la strage di Erba. Di recente ha risposto polemicamente a Franca Leosini, conduttrice di “Storie maledette”, che ha accusato una vittima di violenze domestiche perché incapace di fuggire alle prime avvisaglie: «Se le donne ingabbiate in un legame amoroso violento, non scappano al primo schiaffo è perché sono manipolate e dipendono da chi le maltratta», ha detto la Bruzzone. Proprio a IDEA, in un’intervista del 2015, la criminologa spiegò anche il suo rapporto con la paura di ritorsioni nei suoi confronti: «Sono abituata a ricevere minacce e al­trettanto frequenti sono le diffamazioni. È chiaro che l’andare in televisione, se è ben gestito, rappresenta un ac­celeratore nella car­riera e consente di ottenere ottimi risultati professionali. Di contro, però, genera tante in­vidie in chi non ha le qualità per raggiungere certi risultati e che, non riuscendo a mandare giù questa cosa, at­­tacca con menzogne di ogni tipo».