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Sei candeline per le colline dei vini piemontesi

Al castello di Grinzane è stato festeggiato il sesto anniversario del riconoscimento a patrimonio dell’umanità Unesco attribuito ai paesaggi di Langhe, Roero e Monferrato

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«Per quanto fos­se grande l’attesa, nes­su­no im­maginava che il ri­conoscimento Unesco avrebbe determinato effetti co­sì rilevanti a favore di un territorio come il nostro, che, con il suo incantevole paesaggio, i suoi prodotti enogastronomici di assoluta qualità e una storia dav­­vero ricca rappresentava già un’eccellenza». Così Rober­to Bo­­dri­to, presidente dell’Eno­teca regionale piemontese Ca­vour, ha aperto il suo personale ricordo del riconoscimento che, sei anni fa, l’Unesco ha attribuito ai paesaggi vitivinicoli di Langhe, Roero e Mon­fer­rato, in­co­ro­nan­doli come patrimonio mon­­­­­diale dell’umanità. Il sesto an­niversario è stato celebrato sabato 20 giugno, nel suggestivo parco ai piedi del castello di Grin­zane Cavour, nel cuore quin­di del sito tutelato dal­l’Unesco, con un concerto di primo piano che ha fatto dimenticare per qual­che piacevole istante le difficili settimane che abbiamo vissuto a causa della pandemia di coronavirus. Un appuntamento importante, in una delle date più significative per il turismo di Langhe, Roero e Monferrato perché fo-riera di un impulso alle presenze internazionali in tutto il territorio, organizzato per dare un segnale di ripartenza dopo il lungo periodo di chiusura a causa dell’emergenza sanitaria. Sul palco sono saliti il soprano Scil­la Cristiano, il tenore Gian­luca Pasolini e il pianista Cor­radino Piero Gio­vannini hanno dato vita all’anteprima della quattordicesima edizione di “Suo­ni dalle colline di Langhe e Roero”, in un concerto dal titolo quanto mai emblematico in questo mo­mento storico: “Ita­lia all’opera”. Ha commentato Roberto Bodrito: «Sono orgoglioso di aver celebrato un evento così importante per il nostro territorio, a conferma dell’importanza strategica del sito che da sei anni ha avviato la vera evoluzione esponenziale dell’attrattiva turistica delle no­stre colline. Dopo i mesi difficili che il nostro Paese ha affrontato, questi festeggiamenti rappresentano un’iniezione di fi­du­cia per tutti gli addetti ai la­vori. In questo momento è importante sapere che il territorio è un punto di riferimento per il turismo e che l’unità e la condivisione d’intenti rappresentano l’unico modo per tornare nel più breve tempo possibile ai livelli d’eccellenza che ci con­trad­di­stinguono». «Re­stan­do uni­ti e mettendo in campo la for­za e l’attenzione alla qualità che da sempre fanno parte del nostro mo­do di essere», ha proseguito Bodrito, «torneremo a vivere il nostro territorio e a farlo vivere ai visitatori come un tempo. Anche perché è forte il desiderio di promuovere una ripresa che abbia quest’area come punto di riferimento». Sulla stessa lunghezza d’onda il direttore dell’E­no­teca regionale Ca­vour, Marco Scuderi, il quale ha dichiarato: «La possibilità di organizzare eventi dal 15 giugno è un’opportunità che abbiamo colto con entusiasmo, a te­stimonianza del dinamismo che da sempre contraddistingue il no­stro territorio. Ci sia­mo subito organizzati, nel ri­spetto dei protocolli sanitari, per celebrare il sesto compleanno del sito Unesco».
Erano presenti anche il vicepresidente del Piemonte Fabio Caros­so e l’assessore re­gio­nale all’agricoltura Marco Protopapa.