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Mondovì: Al “Nidomondo” apre l’asilo nido estivo

A partire da lunedì 29 giugno cominciano le attività presso la sede di via Ortigara, secondo l’approccio della “pedagogia del bosco”.

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Immagine di repertorio

Da lunedì 29 giugno comincerà l’attività dell’asilo nido estivo, a Mondovì, dove il servizio è stato attivato presso la struttura dell’asilo nido comunale “Nidomondo” di via Ortigara, che tornerà così ad ospitare i bambini di età compresa tra i 3 e i 36 mesi. Un servizio che il Comune torna ad erogare con tempestività, per offrire, dopo la manifestazione d’interesse rivolta alle famiglie aperta nel mese di giugno, un servizio educativo rivelatosi indispensabile per tanti giovani genitori.

Nel rispetto delle disposizioni anti contagio in vigore, l’attività educativa riprenderà, ovviamente, con un numero molto limitato di posti, già esauriti ed assegnati dando precedenza ai bambini già iscritti o iscritti al nido a partire da settembre con entrambi i genitori lavoratori. Le giornate al nido, che resterà aperto anche nel mese di agosto (l’iniziativa proseguirà fino al 14) si svolgeranno in piccolissimi gruppi, seguiti sempre dal medesimo personale, che, data la bella stagione e la teoria della pedagogia del bosco, strutturerà le attività privilegiando gli spazi all’aria aperta e l’ampio giardino recentemente risistemato a disposizione della struttura.

«Credo che la riapertura del nido – dichiara l’assessore al Sociale, Cecilia Rizzolasia un bel segnale per la Città, un po’ perché, pur nel rispetto delle linee guida emesse, rappresenta una piccola “riconquista” di normalità, un po’ perché si tratta di un servizio fondamentale rivolto alle famiglie ed in particolare ai genitori che lavorano e che fino ad oggi si sono trovati in grande difficoltà. È in quest’ottica che, grazie alla collaborazione degli Uffici, della direttrice e di tutte le operatrici, abbiamo voluto estendere il servizio a tutta la prima metà di agosto. Ora continuiamo a lavorare per la riapertura a settembre, anche in attesa di ulteriori indicazioni da parte della Regione e del Governo centrale, con la consapevolezza che il mondo dei più piccoli merita di essere posto al centro del dibattito, tanto per l’importanza che riveste per le famiglie quanto per le implicazioni di carattere psicologico per i più piccoli».

c.s.