Nonostante la pioggia, non ha tradito la voglia di corsa dei partecipanti il primo test organizzato dallo Sport Rally Team per auto da rally su un percorso ad anello fra Dronero e Montemale, sabato 27.
“Con questa pioggia abbiamo dato a concorrenti e preparatori l’opportunità di testare più cose di quelle che avevano previsto” – spiega Pier Luigi Capello, organizzatore della giornata.
E così è stato. In mattinata, con la temperatura dell’asfalto che sfiorava quella della sabbia del deserto di Toseur, piloti e preparatori hanno potuto lavorare sugli assetti e sulla pressione dei pneumatici in condizione di gran caldo, potendo contare su un tratto chiuso al traffico particolarmente veloce sulla strada larga in salita che dal santuario Madonna di Ripoli porta verso Montemale prima di tuffarsi, con uno spettacolare dosso, verso l’area industriale di Ricogno di Dronero attraverso una stradina stretta e tortuosa, tutta nel sottobosco, che ha messo a dura prova freni e meccanica.
Il test ha anche dato l’opportunità a piloti e preparatori di dialogare con due tecnici di Michelin Motorsport, Julien Vial e Didier Martin, provenienti dalla Casa madre di Clermont Ferrand e normalmente impegnati nel mondiale rally che insieme a Fabrizio Cravero di Michelin Motorsport Italia, hanno dato consigli sul come gestire gli pneumatici effettuando inoltre la misurazione della pressione delle gomme al termine del tratto chiuso al traffico, parametro molto interessante per capire il comportamento della vettura nel tratto in cui la si era sfruttata a fondo.
Al test erano presenti vetture top come la Ford Fiesta WRC Plus, lo stato dell’arte del rallismo attuale, di Fabrizio Fontana e Simona Savastano, l’interessante Volkswagen Polo R5, numerose Fiesta e Škoda di classe R5, Peugeot R2, storiche come la BMW M3 di Pellegrino-Peruzzi, Sierra Cosworth di Astesana-Rapetti; piloti di grande esperienza, come l’elvetico Olivier Burri, anche quest’anno al via del Monte-Carlo, e giovanissimi come Matteo Ceriali-Vanessa Lai che in due faticano ad arrivare ai quarant’anni di età.
Ormai asciutto dopo l’acquazzone e il ritorno del sole, Pier Luigi Capello ha concluso:
“Credo sia stata una giornata molto utile per tutti i partecipanti, e non mi riferisco solo sotto il profilo tecnico. Ma soprattutto al fatto di esserci tolti, anche noi organizzatori, quella muffa mentale di cui ci siamo ricoperti a causa dei lunghi periodi di inattività”.
In effetti la giornata è iniziata molto presto con le operazioni di controllo sanitario secondo le direttive della federazione prima dell’ingresso nell’area service.
Alle nove in punto Luca Arione e Luca Culasso, con la Fiesta R5 di Balbosca erano i primi a scattare sul percorso, che ha visto i partecipanti inanellare giri su giri per tutta la giornata (salvo l’ora di interruzione per la pausa pranzo) con Guido Tosini-Corrado Scalfi (Peugeot 208 R2 della Vieffe) e Patrik Gagliasso con Enrico Ghietti sul sedile di destra della Volkswagen Polo R5 di Roger Tuning recordmen di tornate.
L’ultimo a lasciare la prova quando erano quasi le sei di sera, momento in cui il test si è ufficialmente concluso, è stato il modenese Lorenzo Grani, affiancato da Samanta Grosso, Škoda R5 di Riccardo Miele; quindi via tutti verso casa, con molte indicazioni in più su come affrontare la prossima gara, ma soprattutto con voglia e ottimismo necessari per ricominciare.