Nel capoluogo della Granda il settore legato alla cultura, pur tra mille difficoltà, è ripartito. Lo sport resta ancora in attesa. «Non è colpa di nessuno, ma al momento non c’è chiarezza sul futuro», spiega l’assessore comunale allo sport Cristina Clerico, aggiungendo: «Il “lockdown” ha causato pesanti difficoltà economiche alle associazioni». Nel frattempo si lavora alla manutenzione degli impianti: «A brevissimo partirà il cantiere del Padisport di via Bongioanni; il campo di atletica è in pieno rifacimento. Lo stadio del nuoto è un gioiello: come tutte le piscine, sta pagando le conseguenze dell’emergenza sanitaria, ma resta comunque il nostro fiore all’occhiello e la pallanuoto di livello mondiale vissuta in città dimostra come lo sport possa essere volano economico», spiega l’Assessore. Tra fallimenti eccellenti e risalite, lo sport agonistico della città di Cuneo ha vissuto periodi altalenanti: «Ci sono stati anni difficili», prosegue Clerico, «Dal 2012, quando è venuta meno la A1 maschile di volley, fino al fallimento del Cuneo Calcio. Ora la pallavolo sta ritornando ad alti livelli e, a livello cittadino, c’è l’intenzione di lavorare sul palazzetto per migliorarlo. Ma non voglio dimenticare gli altri sport: il ciclismo, cui abbiamo dedicato grande attenzione nel 2019 a cavallo tra sport, cultura, turismo, e altre discipline definite, con un’espressione che detesto, “minori”, in cui ci sono molte società che primeggiano». La priorità resta promuovere lo sport come stile di vita prima ancora che come attività agonistica, soprattutto tra i più giovani: «L’attività deve essere rivolta a favorire le buone prassi correlate alla vita attiva: la “Bandiera azzurra” consegnataci dalla Fidal ne è un esempio», sostiene l’Assessore, «Vogliamo che i nostri concittadini stiano bene, in movimento. È importante che lo facciano soprattutto i giovani: per questo supportiamo l’inserimento delle varie discipline nel panorama scolastico. La varietà degli impianti in città consente lo svolgimento degli sport più differenti ed è fondamentale per aumentare il numero di praticanti. C’è molto da fare, ma la strada tracciata è quella giusta».