Maria Teresa Furci – Vi spiego perchè

«Ciò che è importante, adesso, è fare tesoro di tutte le esperienze: SIA positive per camminare su un buon tracciato, SIA negative, per capire come migliorare e dove intervenire»

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E ai “maturi” che hanno appena completato il loro esame speciale va il mio augurio più grande, perché siano capaci di essere pietra d’angolo in questa svolta epocale, sostenitori e costruttori del futuro che li attende. La fine dell’anno scolastico ha visto l’adozione di misure straordinarie per la valutazione degli alunni e la rimodulazione degli esami di stato del primo e del secondo ciclo. Queste misure si sono rese necessarie, vista
l’eccezionalità del momento storico che la scuola ha attraversato, per non lasciare nessuno indietro. In questo lungo periodo di didattica a distanza, la scuola ha avviato un percorso di riflessione sui modelli di insegnamento dei docenti e sui processi di apprendimento degli alunni, e ha svolto numerose analisi sugli obiettivi didattici e sui sistemi di valutazione. Da questo lavoro di analisi e di riflessione sono emerse tutte le luci e tutte le ombre di un sistema molto complesso che si basava, ormai da troppi anni, su azioni consolidate, rigide e spesso statiche. Sarà questo il punto di partenza che ogni singola scuola al suo interno, e il sistema scuola nel suo complesso, dovrà affrontare per mettere in campo le migliori strategie di intervento per superare le difficoltà incontrate, facendo leva sui punti di forza sviluppati.Molte sono state le divergenze d’opinione sulle misure adottate per affrontare l’emergenza sanitaria a scuola, perché molte sono le differenze registrate in ogni singola realtà scolastica e nelle diverse comunità sociali. Le esperienze sono state vissute in modo del tutto soggettivo e, a volte, in solitudine. L’anno scolastico 2019/ 2020 sarà ricordato per le molte novità. Sul piano politico si sono avvicendati tre Ministri (Bussetti, Fioramonti e Azzolina) e su quello amministrativo è stata decretata la ristrutturazione del ministero. I temi caldi sono stati l’introduzione dell’educazione civica come disciplina autonoma nei piani didattici di tutti gli ordini di scuola, e le grandi manifestazioni del venerdì, capitanate da Greta Thunberg nei famosi Friday for future. Nelle nostre classi abbiamo visto crescere progetti e speranze, abbiamo riflettuto sul presente e abbiamo immaginato il futuro. Mai avremmo potuto prevedere cosa sarebbe successo. Ora pensiamo a come ripartire a settembre…