Sabato 27 giugno, nel parco Tapparelli, il gruppo scout Agesci del “Saluzzo 1” ha ricominciato le sue attività, dopo oltre tre mesi di quarantena, con le riunioni del Branco (8-12 anni) e del Reparto (12-16 anni).
Sono state rispettate pienamente le misure anti-Covid: gli arrivi dei ragazzi son
o stati scaglionati, tutti i partecipanti hanno consegnato autocertificazioni sul proprio stato di salute, e un capoeducatore adulto ha misurato la loro temperatura corporea per verificare che non superasse i 37,5°. Inoltre, per l’intera durata della riunione tutti hanno indossato mascherine protettive, si sono mantenute le distanze di sicurezza e i ragazzi coinvolti sono stati divisi in piccoli gruppi.
Non si può dire che le condizioni atmosferiche abbiano aiutato: a circa mezz’ ora dalla
conclusione prevista delle attività, un acquazzone ha costretto a chiudere l’incontro in anticipo.
«Nulla è come prima per le associazioni che operano con i giovani – hanno dichiarato i
responsabili del “Saluzzo 1” – e anche questa volta lo scoutismo, da sempre abituato a fare
attività “di frontiera”, è chiamato ad inventare nuove strade, nei l
imiti della legge. Ci pare che quello che abbiamo provato a fare sia un ottimo esempio di questo spirito».
«Avevamo bisogno tutti di provare a tornare alla normalità – aggiungono – e siamo contenti di aver accettato la sfida, anche se le limitazioni necessarie per la sicurezza ci hanno obbligato a dei compromessi. Da come è andata questa prima riunione trarremo le conclusioni e capiremo come muoverci per le prossime volte. Crediamo che già solo rivedersi, per i ragazzi, sia stato importante».
cs