La fine di un grande amore. Lorenzo Brondino lascia dopo una vita calcistica i colori del Fossano Calcio: ad annunciarlo lo stesso difensore, cresciuto nel settore giovanile e biancoblu per ben 18 anni, di cui gli ultimi 6 in Prima Squadra, vivendo quindi le emozioni fra Promozione, Eccellenza e Serie D.
Questo il suo commiato tramite un lungo post su Facebook: “Da oggi è ufficiale. Dopo 18 anni.. oppure “solo” 6 tra i grandi, iniziate a contare da dove volete, lascio Fossano che è stata da sempre la mia casa calcistica. Ho iniziato da bambino, quando invece che correre con la palla per tirare in porta raccoglievo le margherite per il campo. Sono cresciuto calcisticamente e come persona giocando per la mia città con la maglia azzurra tatuata addosso (beh, in realtà, quando ho iniziato io esisteva ancora la distinzione salice e fossanese, prima di sparire e ricomparire poi negli ultimi anni), diciamo quindi che maglie ne ho vestite un po’ di tutte i colori: viola, gialla, azzurra, bianca, nera, rosa.. Però sempre per un unico stemma, cioè, in realtà è cambiato anche quello, ma io tutti questi cambiamenti li ho vissuti.
Cambiavano le società, cambiavano i presidenti, cambiavano i dirigenti, gli allenatori della prima squadra, i campi da gioco e io c’ero. Ho sempre considerato Fossano come casa mia, lo è infatti, ma speravo che potesse esserlo ancora per molti anni anche calcisticamente, però con dei valori, che nell’ultimo periodo erano spariti.
Spesso si sente dire che ormai le bandiere non esistono più, ci ho pensato e mi sono fatto delle domande: di chi è la colpa se non esistono più? Dei giocatori? Dei soldi? O delle società? Purtroppo spesso il giocattolo vecchio viene maltrattato e trascurato a favore di uno nuovo, all’apparenza più bello e più divertente. Penso a campioni che non avrebbero mai lasciato la loro casa. Io nel mio piccolo mai avevo pensato di lasciare Fossano, non mi sarebbe dispiaciuto il fatto di diventare una bandiera di questa piccola squadra di provincia che però voleva fare grandi cose.
Volevo essere ricordato, volevo dare tutto il possibile alla società che mi aveva fatto diventare grande. Per qualche aspetto spero di esserci riuscito, insieme abbiamo vinto un campionato di promozione, un campionato di eccellenza, una supercoppa d’eccellenza e stavamo facendo alla grande in un campionato di serie D. Però, come sempre nella vita, tutto ha un inizio e una fine, e per me ora è arrivato il momento di salutare Fossano per iniziare alla grande un’altra avventura, quindi “testa bassa e pedalare” “