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Le montagne più belle per appassionati e non solo

Un patrimonio naturalistico di grande valore turistico e sportivo

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La montagna è al centro delle strategie di promozione dell’Azienda tu­­ristica locale del Cu­neese che, instancabilmente, lavora per far conoscere in grande appeal delle nostre vallate, come sottolinea il presidente dell’ente, Mauro Ber­nardi.

«Recentemente, nel corso di un incontro tra gli amministratori di Cuneo, Demonte, Castelmagno, Canosio e Marmora i Presidenti delle Unioni dei Comuni delle Valli Grana, Maira e Stura, con la partecipazione anche di Ferruc­cio Dardanello, di Confcommercio Cuneo e di Conitours si è focalizzata l’attenzione su un’obiettiva valutazione della condizione at­tuale della strada bianca che unisce il Colle d’Esischie al Colle del Fauniera mettendo il collegamento la Valle Grana con la Valle Stu­ra e la Valle Maira.

Un patrimonio naturalistico di inestimabile valore che racchiude in sé un grandissimo po­ten­ziale in termini di richiamo sportivo e turistico. Non c’è amante della due ruote che non conosca questa sa­lita e questo colle. Ed è per questo che, nell’ambito delle azioni di promozione turistica del nostro territorio, già a dicembre 2019 l’Atl candidò il Colle del Fauniera come tappa del Giro d’Italia 2021.

Questa possibilità risulta oggi ancora più allettante nell’ottica di un potenziamento della pro­mozione del territorio volta a favorire una ripresa del comparto turistico così fortemente messo alla pro­va a causa dell’emergenza sanitaria ed economica del Covid-19.

Per noi è senza dubbio uno degli appuntamenti più significativi in termini di promozione turistica, perché accende i riflettori sul nostro territorio in oltre 30 paesi del mondo. Sinora abbiamo portato quattro tappe in cinque anni.

Auspi­chiamo dunque che, ancora una volta, unendo le forze si possa ripristinare la condizione ottimale di questa strada per accogliere turisti, visitatori e ciclisti appassionati delle nostre montagne e aprire le porte a un possibile passaggio del Giro che idealmente vorremmo ripercorresse il percorso de” La Fausto Cop­pi”, con partenza e arrivo in Cuneo città e passaggio su questo significativo Colle che ricorda uno dei grandi campioni del ciclismo italiano ed in­ternazionale, Marco Pan­­tani. Si tratta di una candidatura, di un so­gno che davvero ci auguriamo pos­sa con­cretiz­zar­si entro il 2021».

A pochi giorni di distanza c’è stato un altro grande evento…
«Si è trattato di una giornata con pedalata sull’Alta Via del Sale che rappresenta, senza ombre di dubbio, un’eccellenza per il Cu­neese, l’Imperiese e la vicina Co­sta Azzurra, grazie ai suoi 60 chilometri (tratto Limone-Monesi, ma se ne possono esplorare di più) percorribili a piedi, in bicicletta, a cavallo o con i mezzi a motore (contingentati, a giorni prestabiliti). Il nostro obiettivo è dare massima visibilità a questo itinerario che si inerpica oltre i 2.000 metri di quota regalando ai fruitori paesaggi mozzafiato. In questo inizio d’estate i numeri confermano il potere attrattivo delle nostre montagne: proporre a turisti e visitatori percorsi e attività all’aria aperta sarà sicuramente una carta vincente per la ripresa turistica. È un percorso unico, che abbiamo solo noi. Una carta preziosa e rara che dobbiamo assolutamente promuovere con impegno e determinazione, anche perché il percorso è adatto a un pubblico trasversale, non esclusivamente sportivo».

Quindi investire e potenziare le attività “outdoor” sarà tra le priorità dell’Atl?
«Certo. Da tempo infatti, coltiviamo l’ambizioso progetto di valorizzazione del turismo “outdoor” in­novando anche l’approccio organizzativo e di co­municazione. Le Alpi di Cuneo, paradiso per gli amanti dell’”outdoor” in ambienti incontaminati, con i suoi Parchi, le Ri­serve naturali, i torrenti che corrono impetuosi dal­le vette alla pianura sol­cando il terreno e ac­carezzando borgate al­pine prima e città d’arte poi, ma ancora ferrate e falesie da arrampicare, percorsi per trekking, cavallo e Mtb, colli da vivere in sella alla moto o alla bicicletta rappresentano un’offerta turistica a 360°, da vivere in tutte e quattro le stagioni dell’anno, grazie anche all’organizzazione di eventi sportivi di livello nazionale ed internazionale co­me, appunto, il Giro d’Italia».

E per le attività sciistiche ci penserà la campionessa Marta Bassino, nuova testimonial dell’Atl cuneese?
«Eccome. Il volto della sciatrice di Borgo San Dalmazzo ci aiuterà a far conoscere e riconoscere la nostra amata terra in Italia e all’estero. In un momento così particolare e delicato, unire le forze per la ripresa turistica ed economica del territorio è senz’altro un messaggio positivo che vogliamo trasmettere. Ecco perché il sodalizio vede parti attive l’Atl del cuneese, l‘ente gestione aree protette delle Alpi Marittime e Cuneo Neve.

La campionessa ha infatti sottolineato: “Questo progetto è senza dubbio molto importante per me e sono fiera di farne parte. Il legame che ho con la mia terra è da sempre molto forte e sono orgogliosa di essere diventata la testimonial del territorio della Granda. L’Atl del Cu­neese è stato il mio primo “sponsor”: a loro devo tanto in quanto hanno creduto in me e nelle mie capacità all’inizio del mio percorso. “Cuneo neve” rappresenta le piste su cui ho imparato a sciare ed infine c’è il Parco naturale delle Alpi Marittime, al quale sono profondamente legata per ragioni affettive di famiglia”».

Estate da vivere sulle montagne cuneesi: sembra lo slogan di questo 2020…
«È vero. I dati confermano una grande affluenza, soprattutto nei week-end con le nostre montagne prese letteralmente d’assalto. Sono zone vocate, più ricercate, in questo momento, rispetto alle aree di pianura e alle città d’arte che stanno un po’ soffrendo il periodo post Covid. La montagna invece, merito dei suoi paesaggi incontaminati e di una natura intatta, è scelta da un pub­blico di visitatori italiani che ha riscoperto le aree di prossimità. Basso ancora l’afflusso stra­niero, ma per fortuna il turismo di prossimità sta aiutando le nostre valli a credere nel futuro e negli investimenti ne­cessari per guardare al domani con pianificazione e promozioni sempre più mirate. Sono tornati in montagna quei tu­risti che da tempo trascorrevano le vacanze all’estero. Oggi dobbiamo essere noi a giocare bene la partita, mettendo in cam­po tut­te le nostre armi seduttive in fatto di ospitalità e accoglienza».