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Psicologia – La pandemia vista dai bambini

«E ora come sarà il nostro primo giorno?» Gli effetti del Covid-19 sui più piccoli che inizieranno la scuola primaria

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La pandemia ha costretto le famiglie ad attraversare un periodo di grande difficoltà. E per i più piccoli la scuola che comincia può essere un problema in più.

Cosa possono fare i genitori?
• Sintonizzarsi con le emozioni dei bambini, parlare della fatica della separazione da mamma e papà, della paura di dover incontrare nuove persone e della poca motivazione causata anche dai lunghi mesi passati lontano da scuola. Spesso i bambini di questa età non sono in grado di verbalizzare i loro vissuti emotivi e le difficoltà potrebbero manifestarsi in sintomi fisici come mal di testa, mal di pancia.

• Iniziare a creare in casa una piccola routine che prepari i bambini al rientro a scuola: poche regole chiare, con una serie di premi e rinforzi visibili, tangibili e prevedibili, giornate scandite da momenti fissi, che preparino alla continuità della scuola, ma anche momenti di libertà e gioco libero: i bambini dovrebbero essere preparati a svolgere autonomamente alcuni semplici compiti adeguati alla loro età. La parola d’ordine per i genitori è quindi “autonomia”.

• Preparare il momento della separazione che sarà un momento complesso, sia per i bambini, ma anche per i genitori. Diventa importante affidarsi a un’insegnante e potersi fidare dei suoi consigli. Nei giorni precedenti, è opportuno introdurre l’argomento con il bambino, in modo da ridurre l’angoscia di situazioni sconosciute e imprevedibili, o addirittura fare una visita alla scuola.

• I bambini sono molto sensibili al livello di stress genitoriale: l’inizio dell’anno scolastico può essere fonte di preoccupazione anche per mamma e papà. E’ importante non trasmettere al bambino i propri timori. Molto spesso i genitori “inondano” il bambino di domande, è importante ascoltarli, quando saranno pronti parleranno di come si vivono la scuola.

Il bambino a questa età è pronto ad affrontare da solo questo passaggio perché intorno ai 5-6 anni raggiunge una sufficiente autonomia personale, una buona consapevolezza di se stesso e degli altri, entrando in relazione con gli altri, rispettando le regole del gruppo. Questo passaggio presuppone che il bambino abbia già acquisito le competenze legate ai prerequisiti dell’apprendimento, la coordinazione visuo-motoria, capacità visive ed uditive, padronanza del linguaggio, capacità di prestare e mantenere l’attenzione, capacità di associare simbolicamente.

Il Centro “Aquilone” che ha sede a Vaccheria (Guarene) organizza dei piccoli corsi della durata di un’ora ciascuno, rivolti ai bambini dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia. Il corso verrà svolto in piccolo gruppo e verterà sullo sviluppo dei prerequisiti linguistici e grafo-motori che sono alla base degli apprendimenti che caratterizzano i primi anni della scuola elementare. Consapevole della risorsa rappresentata dalla didattica a distanza ma al tempo stesso dei suoi limiti, soprattutto per la scuola dell’infanzia, il Centro si propone in primo luogo di aiutare i bambini a recuperare i rapporti con i pari, riscoprendo il piacere dello stare insieme. Inoltre, attraverso la proposta di attività ludiche mirate, verranno allenate tutte quelle abilità, tra cui quelle meta-fonologiche, grafiche e attentive, solitamente sperimentate dai bambini durante l’ultimo anno della scuola dell’infanzia ma scarsamente sollecitate a causa della chiusura delle scuole che ha caratterizzato gli ultimi mesi. Il corso sarà gestito dalle dottoresse Vergano Simona (psicologa-psicoterapeuta), Castino Agnese (logopedista) e Giordano Cecilia (neuro psicomotricista). Si informa inoltre che gli incontri verranno svolti nel totale rispetto delle norme igienico-sanitarie vigenti per il contenimento della diffusione del Covid-19. Per maggiori informazioni oppure per confermare la propria partecipazione al gruppo chiamare al numero 334-9582536 (Giordano Cecilia).

Articolo a cura della Dott.ssa Simona Vergano