Psicologia – Luca Angeli

Lucangeli: «Se un bambino impara con gioia, la lezione rimarrà incisa nella mente insieme a quel sentimento. Nella sua memoria resterà traccia dell’emozione positiva che gli dirà: ti fa bene, continua a cercare»

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Nel primo anno di scuola primaria i bambini dovrebbero essere in grado di utilizzare una serie di competenze, che appartengono sia alla sfera emotiva-relazionale sia ai prerequisiti cognitivi, ossia a tutte quelle abilità che coinvolgono specifiche funzioni cognitive, intrecciate con aspetti attentivi, motori e motivazionali. Nell’ultimo anno della scuola d’infanzia le insegnanti si sbizzarriscono nel trovare attività divertenti per poter avvicinare con passione i bambini alle competenze
prescolari, tanto che alcuni alunni arrivano alla prima elementare avendo già appreso a leggere e scrivere grazie alla loro curiosità.
Ma come faranno i nostri bimbi di 5 anni che a marzo si sono ritrovati catapultati in un attimo in casa, o dai nonni, lontano dai loro compagni e dalle loro insegnanti? Le maestre non erano preparate all’evento e alla didattica a distanza. Tanto meno i genitori.
In questo particolare momento storico, nel quale il Covid-19 ha cambiato il nostro modo di vivere e pensare il futuro, è necessario che in primis la scuola e di conseguenza anchela famiglia, si adegui a questa nuova realtà. Il focus non dovrà essere la conoscenza, ma “autonomie” e il “sapere emozionale”.
I bambini di questa età usciranno dal confine protetto della propria casa, avventurandosi verso la crescita e quindi verso la vita. Solitamente vivono con naturalezza l’ingresso alla scuola elementare, che per loro significa l’entrare nella dimensione dei “grandi”.
Ma nel momento in cui si trovano nella nuova realtà, potrebbero sentirsi un po’ impauriti e preoccupati per le nuove regole e le nuove attività differenti da quelle alle quali erano abituati.