Un tempo estremo difensore della Juventus e della Nazionale italiana di Calcio, oggi chef – dopo aver frequentato, in gioventù, l’Istituto Alberghiero di Spoleto, nella sua Umbria – e produttore vinicolo nella terra che, ancora ragazzo, lo adottò, con il compito non facile di prendere il posto fra i pali di un mostro sacro come Dino Zoff: Stefano Tacconi, classe 1957, è stato protagonista, insieme ad Alta Langa DOCG e Nocciola Piemonte IGP, dell’incontro organizzato lo scorso 6 luglio – finanziato grazie al FEASR (Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale.
L’Europa investe nelle zone rurali. Programma di Sviluppo Rurale 2014 – 2020. Sottomisura 16.4) – presso l’hotel ristorante Casa Nicolini di Barbaresco da “Bottega dell’Alpe”, l’unione di produttori agroalimentari e dell’artigianato delle vallate e delle colline piemontesi (e non solo).
A suggellare un patto di territorio tra i Comuni del Barbaresco, anche la partecipazione dei sindaci dell’omonimo paese Mario Zoppi e dei colleghi di Neive, Annalisa Ghella, e Treiso, Renzo Meinardi: dalle loro mani è stato consegnato a Stefano Tacconi un riconoscimento – promosso dalla SeVinoVà (società di servizi di consulenza aziendale agricola) – in qualità di ambasciatore del Barbaresco DOCG, di cui è produttore insieme al figlio Andrea, con l’azienda Junic.
Il prossimo appuntamento per la promozione dei prodotti di filiera di Bottega dell’Alpe è per le 18.30 di lunedì 20 luglio, a Magliano Alfieri: presso il ristorante Stefano Paganini alla Corte degli Alfieri dialogheranno l’Alta Langa DOCG di Roberto Garbarino e le Nocciole Piemonte IGP dell’azienda agricola Cascina Valcrosa, con l’animazione e l’intrattenimento dell’attore albese Paolo Tibaldi.
Per maggiori informazioni sul progetto di Bottega dell’Alpe, consultare il sito www.bottegadellalpe.it.
c.s.