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Ubi banca al fianco dell’economia cuneese

Andrea Perusin conferma: «Nel primo semestre 2020 +30% di finaziamenti alle Pmi locali» «Gli indicatori di un modello dinamico, efficiente e contraddistinto da una spiccata operosità, si rivelano oggi come il miglior antidoto per uscire dalla situazione che stiamo vivendo»

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In provincia di Cuneo UBI Banca rappresenta la continuità storica di un’antica tradizione finanziaria locale, avendo raccolto l’eredità di quella che si chiamava Cassa di Risparmio di Cuneo prima e Banca Regionale Europea poi. Una continuità non solo dal punto di vista della sua funzione di istituto di credito di riferimento, ma anche nel ruolo di protagonista della vita sociale ed economica. Cuneo è una delle sedi di riferimento del Gruppo: è da qui che viene coordinata la presenza della banca sull’intero Nord Ovest, area affidata alla guida del direttore Andrea Perusin. La “quota sportelli” di UBI sul mercato della Granda raggiunge il 20% (a livello piemontese è al 7,2%), accogliendo più della metà delle 141 sedi dell’istituto distribuite nella Regione, con 800 dipendenti impiegati nel cuneese a livello di gruppo e una clientela di oltre 160 mila unità, su circa 300 mila clienti complessivi in Piemonte. Inoltre due dei quattro centri per l’impresa regionali si trovano proprio a Cuneo e ad Alba, mentre nel capoluogo è anche operativo un Centro Servizi che serve il gruppo nell’intero territorio nazionale.
Un ruolo da protagonista, quindi, quello di UBI Banca nel sistema economico locale che viene confermato dalle performance raggiunte dalla sua struttura e che, ad esempio, è stato nei giorni scorsi evidenziato dal dato delle erogazioni concesse a microimprese e Pmi nel corso del primo semestre del 2020: ammonta infatti a 160 milioni di euro il totale delle assegnazioni di credito accordate alle realtà produttive cuneesi durante questa prima metà dell’anno, una cifra che rispetto allo stesso periodo del 2019 rappresenta un incremento pari al 30% dei volumi.
Si tratta di un’immissione di liquidità importante sul territorio provinciale, agevolato anche dalle garanzie statali, che ha riguardato oltre 2.000 operazioni. Numero reso ancor più significativo dal periodo storico, in cui l’impatto dell’emergenza sanitaria sull’azione di sviluppo del mercato condotta da UBI Banca ha inevitabilmente determinato uno scenario di incertezza. Non soltanto in termini di crisi economica e conseguente cautela degli imprenditori nell’attivazione di investimenti, ma anche per la mera difficoltà pratica di gestione del rapporto col cliente da parte degli istituti di credito.
Una performance semestrale di cui è particolarmente orgoglioso Andrea Perusin, quarantatreenne originario di Varese, da 15 anni nel Gruppo UBI, che dal 1° luglio del 2019 è alla guida della Macro Area Territoriale Nord Ovest che copre Piemonte, Liguria e Valla d’Aosta.
Nel suo primo anno a Cuneo il Direttore è entrato in stretta connessione con la comunità, toccando con mano la vivacità del territorio e interagendo con le persone che lo animano, dai colleghi ai clienti, dalle istituzioni agli operatori economici. È proprio in questi ultimi, in particolare, che Perusin ha trovato quegli elementi che oggi gli permettono di guardare con una certa fiducia al superamento del momento di complessità post lockdown: «Gli indicatori di un modello dinamico, efficiente e contraddistinto da una spiccata operosità, piacevolmente constatati nei mesi scorsi, si rivelano oggi come il miglior antidoto per uscire dalla situazione che stiamo vivendo: la qualità dell’imprenditoria locale, unita alla forte voglia di ripresa che riscontro puntualmente ad ogni incontro con esponenti del sistema economico produttivo, rappresentano la forza di questa provincia».
Il risultato finanziario di questo primo semestre esprime pertanto chiaramente la dinamicità di un’imprenditoria locale attenta, capace di guardare al sistema creditizio come a un elemento fondamentale per lo sviluppo del business. Tratti caratteristici che si sono palesati, in una fase complessa come quella dell’emergenza Covid, anche nel lavoro svolto dalla struttura territoriale di UBI Banca: spirito di sacrificio e dedizione al lavoro hanno rappresentato infatti il motore dello sforzo profuso per smaltire rapidamente le pratiche autorizzative per il sostegno al bisogno di liquidità, come le moratorie o i crediti garantiti fino a 25.000 euro previsti dal Decreto Liquidità.
Una situazione, quella dei mesi scorsi, che ha visto UBI Banca in prima linea per fare fronte alla situazione di emergenza economica generata da una crisi con caratteristiche uniche e inedite, per arginare la quale l’istituto di credito ha attivato un pacchetto di interventi strutturati: con la definizione del programma “Rilancio Italia” varato a inizio aprile, ancor prima dell’introduzione delle norme nazionali, UBI Banca ha attuato un piano integrato di interventi urgenti per complessivi 10 miliardi di euro in Italia. Con l’obiettivo di assicurare alle imprese continuità operativa, a fronte dei problemi di liquidità, ma anche di sostenere la tenuta sociale di individui, famiglie e terzo settore.