Il Covid-19 ha colpito anche la piccola comunità di Santo Stefano Belbo, causando così non solo diversi contagi, ma anche, purtroppo, alcuni decessi di concittadini. Tra questi l’ex Primo Cittadino Luigi Ciriotti. Il dottor Ciriotti era una figura molto importante per la cittadinanza non solo per la sua Amministrazione ma, soprattutto per l’importante contributo ed impegno che, durante l’alluvione del ’94, fornì alla popolazione.
Nonostante le difficoltà del periodo, l’Amministrazione, sotto la guida del Vicesindaco Vicario, Laura Capra, ha fronteggiato l’emergenza al meglio fornendo aiuti a tutti i residenti del paese.
In seguito, l’intervista rilasciata dalla Dott.Ssa Capra:
Durante la Fase 1, ovvero la più complessa ed imprevedibile, quali sono state le iniziative adottate dal Comune?
“Con l’inizio della Fase 1, abbiamo attivato una serie di iniziative per fornire gli aiuti più importanti, cercando così di far sentire il nostro supporto alla popolazione. Da subito abbiamo messo a disposizione tutto il gruppo comunale della Protezione Civile, che ha fornito assistenza alle persone mediante il servizio di spesa a domicilio e consegna dei medicinali. Questa proposta è stata, in particolare, indirizzata alla popolazione più anziana e a chi avesse delle difficoltà a spostarsi autonomamente. Così, dopo una semplice chiamata alle rivendite locali o alle farmacie, la Protezione Civile si mobilitava per effettuare le consegne presso le abitazioni dove i residenti chiedevano il servizio”.
Com’è stata effettuata la distribuzione delle mascherine?
“Per quanto riguarda la parentesi mascherine, in particolare nel periodo in cui non erano facilmente reperibili, abbiamo provveduto ad effettuare una consegna rivolta a tutta la popolazione inserendo queste ultime nelle buche delle lettere. Questa operazione è stata effettuata per tre volte, sempre dai volontari della Protezione Civile, in modo da poter provvedere ad un cambio ogni quindici giorni. Inoltre, con la stessa modalità, è stata svolta anche la consegna di quelle donate dalla Regione Piemonte. Per quanto riguarda le mascherine indirizzate ai bambini, abbiamo consegnato loro i medesimi dispositivi lavabili e riutilizzabili”.
Avete avuto modo di effettuare iniziative anche con altri enti ubicati presso il comune?
“Sì, in collaborazione con la Chiesa Parrocchiale e il Parroco Don Francesco Blengio, abbiamo offerto, via web sul canale Youtube e la pagina ufficiale Facebook “Comune di Santo Stefano Belbo”, la possibilità di seguire la Santa Messa via streaming. Le funzioni religiose venivano trasmesse dal Santuario della Madonna della Neve di Moncucco. Per quanto riguarda il giorno di Pasqua, oltre che la trasmissione via streaming, la celebrazione è stata diffusa in filodiffusione per tutto il paese, grazie ad un sistema di altoparlanti. Sempre per quanto riguarda la medesima festa, i nostri volontari si sono adoperati per distribuire le uova di cioccolato a tutti i bambini, al fine di non far mancare loro il simbolo e il significato della festività”.
Invece, la Fase 2 com’è stata gestita?
“Con la progressiva riapertura, prevista dalla Fase 2, ci siamo avvalsi del dovere di aiutare le attività commerciali, sia quelle che han dovuto chiudere per tutta la durata della Fase 1 che quelle rimaste operative per quanto riguarda la vendita dei beni di prima necessità. Per venire incontro alle necessità, come Amministrazione abbiamo attuato una vera e propria manovra economica operando sul bilancio comunale. Così, l’operazione di circa 300.000 euro è servita per fornire un concreto aiuto ai concittadini, dato che si è trattato di una situazione senza precedenti. Principalmente abbiamo operato sui contributi comunali come la TARI riducendone il contributo per le attività e gli esercizi, oltre che alle utenze domestiche. Per quest’anno, la T.O.S.A.P. (tassa di occupazione spazi ed aree pubbliche) è stata azzerata per i dehors permanenti. In più, tempo atmosferico permettendo e per quanto riguarda la durata dell’emergenza, abbiamo consentito ai locali pubblici di ampliare la superficie dei dehors, con lo scopo di poter rispettare al meglio le distanze di sicurezza imposte dalla legge”.
Sono state intraprese ulteriori iniziative?
“Con la collaborazione delle attività del paese abbiamo registrato un video dal titolo ‘Io Riparto Sicuro’, il cui scopo era valorizzare il loro lavoro e dare un senso di unità e sinergia. L’elaborato, al termine delle riprese, è stato pubblicato sui profili social. Oltre a ciò, sono state create delle vetrofanie dove è riportato il medesimo slogan”.
Con la Fase 3, sono state riprese le manifestazioni e in quale modo?
Pur con tutte le cautele, Santo Stefano Belbo ha deciso di mettere in campo alcune iniziative per rendere un po’ più normale questa strana estate: «Al momento possiamo soltanto organizzare eventi statici e senza assembramenti. Nel rispetto delle disposizioni vigenti per il contenimento del contagio, abbiamo voluto dare la possibilità alle persone di recuperare un po’ di leggerezza e al contempo dare una mano alle attività commerciali. Ci siamo inventati “E-state in musica”, un evento diffuso articolato in cinque serate, la prima delle quali sabato 20 giugno: dalle ore 19 alle 23 piazza Umberto I ospiterà la postazione di Radio Vallebelbo con i suoi deejay; la musica verrà diffusa in tutto il concentrico attraverso altoparlanti. Questo consentirà a tutti i locali pubblici dell’area di organizzare la propria serata in dehor con il sottofondo di musica dal vivo, un modo per consentire a tutti di partecipare alla serata.
L’altra iniziativa davvero straordinaria per il comune e per il territorio è un vero drive-in in stile Anni ’50 per dare la possibilità al pubblico di fruire del cinema nei mesi estivi: «Sempre nell’ottica del distanziamento, ci siamo chiesti come utilizzare il grande spazio di piazza Unità d’Italia, nella zona industriale. La scelta è caduta sulle proiezioni cinematografiche. Si potrà accedere con l’auto negli spazi appositamente dislocati dagli addetti dell’organizzazione ed assistere al film direttamente dalla propria auto, presso la quale sarà possibile anche consumare i cibi e le bevande che verranno serviti dai pubblici esercizi del paese impegnati a turno nelle varie serate. La rassegna inizierà il 3 luglio e si protrarrà tutti i venerdì fino al 21 agosto».
Avete già delle prospettive future, in particolare per il periodo autunnale?
“Per Settembre, sempre attendendo l’evoluzione della situazione e stando alle linee guida, è confermato il ‘Pavese Festival’. Verso la fine del medesimo mese, in collaborazione con la neonata associazione VITIS per la promozione e valorizzazione del territorio, ci stiamo organizzando per realizzare la festa di fine vendemmia secondo una formula rinnovata in osservanza delle norme di sicurezza anti Covid-19. Un evento nuovo, ma che già si è svolto l’anno scorso riscontrando un grande successo”.