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Recovery Fund, Beppe Ghisolfi: “Conte faccia un passo indietro, se ne occupi Draghi”

La proposta lanciata dal banchiere e scrittore fossanese sulla gestione dei fondi europei

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La ricetta del banchiere scrittore Beppe Ghisolfi: l’Italia ha ottenuto un grande risultato dal punto di vista del prestigio politico ed economico, a dispetto delle tendenze euroscettiche e sovraniste. Proprio per questo però è necessario che il premier Giuseppe Conte, nel proprio stesso interesse e nell’interesse nazionale, faccia un passo indietro e crei le condizioni per un utilizzo efficace e puntuale dei 209 miliardi stanziati a favore dell’Italia fra sussidi a fondo perduto e prestiti garantiti da eurobond. Sarebbe opportuno e necessario che a occuparsi della redazione di progetti, che siano massimamente credibili e affidabili, fosse un Comitato istituzionale al di sopra delle parti, presieduto dal Governatore Mario Draghi, Presidente della BCE nel passato mandato e “padre” del quantitative easing, lo strumento che ha permesso di abbattere lo spread e di rendere sostenibili i titoli del nostro debito pubblico.

La proposta, innovativa per contenuti politico-istituzionali, è stata lanciata dal banchiere e saggista finanziario di origine fossanese nel corso della propria videointervista andata in onda venerdì sera su Telecupole durante l’edizione del TG4 condotta dal mezzobusto Giulio Botto. L’assunto di premessa è che, in ragione dell’ampiezza delle somme potenzialmente a disposizione dell’Italia, e vincolate alla definizione di azioni altamente specializzate che siano capaci di unire aiuti correnti a piani di investimento per la ripresa e la riconversione di vasti settori industriali e lavorativi, la fiducia dei mercati e dei finanziatori europei possa essere meglio ottenuta, a condizioni vantaggiose per noi, con un organismo super partes in grado di superare il dilemma della quotidiana e logorante dialettica politica maggioranza-opposizione.

Frattanto, in attesa dell’attenta gestione dei soldi del “recovery”, l’educazione finanziaria non va in vacanza e – tramite il magazine Banca finanza diretto sempre da Ghisolfi – propone, attraverso i consigli dell’economista torinese e luminare della disciplina Professor Giovanni Cuniberti, una serie di ricette per tutelare i “patrimoni di famiglia” contro le incognite dell’emergenza in atto.