Il Consiglio comunale “aperto” di Bra, si è svolto nella serata di lunedì 27 luglio all’auditorium del centro polifunzionale “Giovanni Arpino”.
Tema della serata: “Difesa di Bra, città della legalità, tra narrazione e realtà, alla luce dei recenti avvenimenti circa la presunta presenza di criminalità organizzata“, ovvero il caso della “locale” della ‘ndrangheta.
Seduta a numero chiuso con rilevamento della temperatura corporea all’ingresso e firma dell’autodichiarazione, gel igienizzante, 92 posti assegnati e contingentati, obbligo di utilizzo della mascherina durante gli spostamenti. 10 minuti a testa per gli amministratori comunali, 5 per gli ospiti. Nessuna replica e nessun intervento del pubblico.
Oltre ai consiglieri comunali e alla Giunta, sono intervenuti 10 ospiti invitati dalla maggioranza e dalla minoranza consigliare: don Giorgio Garrone, Silvio Barbero, Luigi Barbero, Gianni Baratta, Fabrizio Lerda, Giorgio Bergesio, Marco Perosino, Flavio Gastaldi, Monica Ciaburro e Matteo Gagliasso.
Dopo l’inno di Mameli, il presidente del Consiglio comunale braidese Fabio Bailo (nel discorso introduttivo) oltre a sottolineare le regole della seduta, ha ricordato e fatto fare un applauso all’ex consigliere provinciale cuneese e comunale (di Bra) Pio Giverso, presente nel pubblico.
Il primo degli ospiti a intervenire, è stato il parroco braidese don Giorgio: “Sono sceso apposta da un camp estivo a Pian del Re, per essere qui. L’importante è la coesione sociale, ma non basta l’aggregazione per i giovani“, ha detto in un passaggio del suo discorso.
Annalisa Genta (capogruppo di “Fratelli d’Italia – Coraggio! Si cambia” in Consiglio comunale a Bra) durante il suo intervento è stata interrotta e richiamata all’ordine, per quattro volte, dal presidente del Consiglio comunale Bailo che, dopo la quarta volta, le ha tolto la parola e non le ha fatto concludere il discorso. In alcuni passaggi del suo intervento, Genta ha dichiarato rivolgendosi a sindaco, Giunta e maggioranza: “Provate ad essere onesti intellettualmente, dimettetevi!“.
Per chiudere le 3 ore e 30 minuti di seduta, ha preso la parola il sindaco Gianni Fogliato.