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Il Bra e la Raschera protagonisti alla Fiera del Raschera

Le due Dop presenti al mercatino di prodotti alimentari “Aspettando la sagra 2021” il 15 agosto a Frabosa Soprana

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La versatilità non è solo una componente essenziale dei formaggi Raschera e Bra ma anche dei Consorzi di Tutela delle celebri Dop che, durante questo periodo così complesso, hanno voluto dare un messaggio di fiducia nonostante l’annullamento della quarntasettesima Sagra della Raschera d’alpeggio e del Bruss prevista, come ogni anno, il 15 agosto a Frabosa Soprana.
Punti di riferimento imprescindibili quando si parla di eccellenze casearie, con quel cangiantismo di sapori che spazia dalla morbida delicatezza della Raschera alla sapidità spiccata del Bra duro, i formaggi verranno offerti in degustazione al pubblico in occasione del mercatino straordinario di prodotti alimentari “Aspettando la Sagra 2021” che verrà allestito in Piazza Marconi e in Piazza del Municipio dalle 8 alle 19.
L’obiettivo dei due Consorzi è quello di promuovere e valorizzare ulteriormente le uniche due grandi Dop piemontesi che vengono prodotte esclusivamente in tutto il territorio della Granda.
«Con il giusto intento di non disperdere la tradizione, l’amministrazione comunale di Frabosa Soprana ha deciso di organizzare un mercatino straordinario, denominato “Aspettando la Sagra 2021”», dichiara Franco Biraghi Presidente del Consorzio di tutela della Raschera e del Bra. «Seppur in tono minore siamo contenti di esserci e di poter, ancora una volta, lanciare e promuovere queste due espressioni della tradizione casearia del Cuneese, vere perle della nostra gastronomia. Ne approfitto per ringraziare il Comune di Frabosa Soprana e la Confraternita della Raschera e del Bruss per averci concesso, ancora una volta uno spazio, all’interno della manifestazione». Considerazioni chiare che evidenziano il sincero valore che simili formaggi rivestono per il territorio che li vede nascere e garantire grandi soddisfazioni ai palati di chi li conosce e di chi li scopre per la prima volta, soprattutto considerata la spiccata vocazione di turismo enogastronomico della provincia.
«È per noi fondamentale», conclude Franco Biraghi, «sfruttare eventi di questa portata che attirano tantissime persone anche da fuori provincia per far conoscere i prodotti locali e il loro impiego in cucina, nella convinzione di poter contribuire così allo sviluppo e alla crescita economica di un intero territorio». Oltre all’assaggio delle due Dop e alla distribuzione di materiale divulgativo e promozionale all’interno della Casetta della Raschera, la presenza di queste eccellenze ha anche un forte valore simbolico come commenta Ezio Basso, Gran Maestro della Confraternita della Raschera e del Bruss: «Spiaciuti per l’impossibilità di allestire la Sagra come abbiamo sempre fatto, ci compiacciamo, anche quest’anno, di avere tra i nostri graditi espositori i due Consorzi di Tutela che avranno una loro ubicazione in una casetta che porterà i turisti a degustare i prodotti locali».
Una presenza che funge da vero e proprio segnale: «Innanzitutto una ripartenza», conclude Basso «per far capire che non si può rinunciare alle tradizioni perché permettono di valorizzare quelle eccellenze culinarie quali la Raschera e il Bra. Un sentito ringraziamento va ai due Consorzi per aver contribuito economicamente all’allestimento del padiglione gastronomico».
Un 15 agosto che per Frabosa Soprana avrà un significato diverso ma che porterà con sé il ricordo della caparbietà con cui le eccellenze locali continuano a essere sostenute e la cui presenza garantisce un messaggio positivo da cui lasciarsi guidare.

BaNNER
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