La castagna è coltivata in terreni ricchi di sostanza organica, generalmente privi di calcare e con pH sub-acido, che conferiscono al frutto le particolari caratteristiche organolettiche. I castagneti sono siti a quote comprese tra i 400 e i 1.200 metri. Nel corso degli anni si sono evolute e diffuse “cultivar” specifiche in funzione delle caratteristiche ambientali e degli areali di produzione. Così, sul territorio della valle, ha trovato diffusione la castagna conosciuta per la sua dolcezza, delicatezza e da tempo commercializzata come “garessina”. Nel corso dei secoli in tutto il territorio montano della Valle, ma in particolare a Garessio e Ormea si è continuato ad allevare e coltivare castagneti.
La variante che produce la castagna garessina si chiama “gabbiana”. Ha un tronco molto alto e si distingue per le profonde, tortuose crepe. Le castagne sono di media grandezza, rotondeggianti. Insieme a queste prelibatezze occorre segnalare i fagioli di Bagnasco, le patate di Ormea, le rape bianche di Caprauna, mentre nei boschi si trovano funghi profumati oltre a deliziosi mirtilli e fragoline selvatiche. Dai pascoli di montagna arrivano caratteristici formaggi locali: dalle piccole Sore o Tome, alle grandi forme di Raschera d’alpeggio, mentre il piatto più tipico rimane la polenta saracena, da accompagnare con la tradizionale salsa di latte, porri e funghi.