Riceviamo e pubblichiamo
La situazione delle possibili infiltrazioni della criminalità organizzata nel città di Bra, apprese dagli organi di stampa, continua a far discutere, anche se c’è chi, con varie modalità, tende a sminuire la problematica e la sua gravità, senza precedenti.
Ed è proprio quello che è successo martedì in Consiglio Comunale circa la richiesta delle minoranze consiliari di istituire una commissione (temporanea) di indagine, prevista dal Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale, per vicende simili.
Richiesta reiterata in varie occasioni, dalle riunioni capigruppo alle iniziative di piazza, dai comunicati agli interventi della serata del Consiglio Comunale aperto del 27 luglio, indetto sempre su richiesta delle minoranze consiliari e in cui tutti i relatori, e nello specifico gli amministratori braidesi, si sono dimostrati aperti e collaborativi su qualsiasi forma e attività volta a chiarire questa gravissima situazione, a tutela della città.
La logica viene completamente meno, quando, nemmeno ventiquattr’ore dopo il primo Consiglio, arriva il repentino cambio di rotta, comunicato da una consigliera del PD durante l’adunanza cittadina del 28 luglio.
Leggendo una scevra pagina, la maggioranza tutta nega infatti ogni apertura all’istituzione della commissione d’indagine, invitando tutti i Consiglieri Comunali ad appellarsi ad un ‘freddo’ e unilaterale accesso agli atti. L’invito ripetuto da tutti i colleghi di minoranza al ripensamento e al concordare insieme le modalità di istituzione, di incontro, di lavoro, per avere uno spazio di confronto bilaterale, è caduto completamente nel vuoto: non c’è stata addirittura risposta ai numerosi appelli successivi alla lettura. Un silenzio assordante della maggioranza consiliare, in pieno contrasto col giorno prima.
Francamente questa freddezza e questo liquidare con semplici comunicati, anche se letti in Consiglio Comunale, pone molti dubbi, non solo negli scriventi, ma nei cittadini, che vogliono, come tutti, TRASPARENZA, LEGALITA’ e la più celere risoluzione, si spera, nel migliore dei modi.
E ancora di più notiamo come la logica viene meno quando le stesse forze politiche che a Bra votano contrariamente a questa opportunità di chiarezza, Sindaco compreso, a pochi chilometri, a firma dei Consiglieri regionali Diego Sarno e Domenico Rossi (PD), insistono nei confronti della giunta regionale sulla questione braidese parlando di cultura, prevenzione, legalità con relative richieste.
Non è forse creando una commissione ad hoc che si può discutere anche di questi argomenti?!
Il tempo non è scaduto: per l’ennesima volta chiediamo al Sindaco e alla maggioranza, nell’ottica della più assoluta e totale trasparenza, di tornare sui propri passi. Come forze di minoranza faremo tutto quanto ci è possibile per dare vita alla ‘casa di vetro’, come ieri la maggioranza stessa ha definito il Comune, che ad oggi a noi appare ancora opaca.
L’interrogativo che in conclusione ci poniamo è: se non ora, per una vicenda mai successa a Bra, quando e in quali occasioni si potranno istituire le commissioni d’indagine previste dal regolamento dell’organo comunale?
I consiglieri comunali dei gruppi:
Lega – Salvini Premier
Bra Domani
Insieme per Panero