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Monica Caramellino “contessa” del Rally di Alba: “Un evento spettacolare”

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Da Quando il Rally di Alba è rinato (dopo otto anni di assenza), nessuno ha fatto più strada di lei sulle prove speciali. Da quel 17 maggio del 2015, Monica Caramellino ha sempre risposto sì alla chiamata degli organizzatori del Cinzano Rally Team, e in tutte le sei occasioni ha visto il traguardo finale.

Sessanta prove speciali effettuate, 572,25 chilometri cronometrati percorsi, sei vittorie femminili, rappresentano il palmares della pilota di Nole Canavese nella gara delle Langhe.

“Ho cominciato correre nei rally nel 2014, e nel 2015 avevo un programma molto più ampio di oggi, avendo meno impegni di lavoro che oggi mi costringono a limitare, purtroppo, le mie uscite. Nel 2015, quando il Rally di Alba tornò in calendario, mi iscrissi subito perché c’era qualcosa che mi ispirava. E ho visto giusto vista la crescita della gara” racconta Monica Caramellino che ha partecipato a tutte e sei le edizioni dell’evento langarolo, sempre con la Peugeot 208 R2B, affiancata due volte da Camilla Gallese (2015 e 2017), nelle due edizioni successive da Giulia Patrone, nel 2016 con Carola Fornero e quest’anno insieme a Carola De Santis, con la quale condivideva per la prima volta l’avventura rallistica.

“Alba non è una gara, ma un evento spettacolare, organizzato alla perfezione nei minimi particolari, grazie alla passione dei ‘ragazzi’ del Cinzano Rally Team, che mettono l’anima per fare le cose nel migliore dei modi, dando ai noi piloti l’opportunità di divertirci in un’atmosfera gioiosa e speciale dentro una grande festa. L’atmosfera è ormai quella del mondiale rally, non solo per la presenza di gente come Ott Tänak e Thierry Neuville, che sono i dominatori della serie iridata 2020, o Sébastien Loeb, nove volte campione del mondo rally, presente lo scorso anno. Ma è il contorno che differenzia il Rally di Alba dalla maggioranza delle altre gare italiane”.

“Come sempre dopo la gara analizzo la mia prestazione, proprio per capire dove si sarebbe potuto fare meglio. Sono arrivata più volte al limite nelle staccate in curva risultando poco fluida nella percorrenza, perdendo decimi preziosi. Avremmo dovuto lavorare meglio sulla stesura delle note in ricognizione, perché delle note che ci sembravano perfette durante le ricognizioni non lo erano più affrontate in gara”.

Conclude però soddisfatta Monica Caramellino che ha finito la gara in 85esima posizione assoluta, su 155 partenti, conquistando per la sesta volta consecutiva la corona della Contessa di Santa Rosalia, la regina del Palio degli Asini, che assieme al rally è la manifestazione di maggior spicco di Alba. Sfileranno insieme il prossimo ottobre, la Contessa in panni storici e Monica Caramellino in tuta racing?