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Saluzzo: il gruppo scout Agesci chiude l’anno svolgendo le attività nel rispetto delle misure anti contagio

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Tra il 6 e il 10 agosto, il gruppo scout Agesci «Saluzzo 1» ha svolto due eventi estivi, a cui hanno partecipato i giovani dai 12 ai 16 anni (il Reparto) e quelli dai 16 ai 20 anni (il Clan).

Pur limitati dalle misure anti-Covid, questi due “esperimenti” hanno permesso di chiudere un anno particolare in un modo molto simile a quello usuale.

Per quanto riguarda i più grandi, il loro campo – o “route” – si è svolto su due ruote. I 6 membri del Clan e i 3 capi/educatori, infatti, sono partiti in bici sabato 8 agosto da Saluzzo e hanno pedalato fino ad Avigliana, in val di Susa. Hanno poi visitato località come la Sacra di San Michele, antica abbazia costruita sulla cima del monte Pirchiriano e uno dei monumenti-simbolo del Piemonte, prima di ritornare a Saluzzo nella giornata di lunedì. Ad ospitarli per due giorni, con grande disponibilità nonostante il poco preavviso, è stata la comunità MASCI di Buttigliera Alta/Ferriera.

I capi accompagnatori dichiarano: «Le difficoltà organizzative erano chiare a tutti, per questo abbiamo dovuto scegliere una route di tre giorni invece della “classica” settimana. Un’altra differenza rispetto al passato è stata l’utilizzo delle bici, che tra le altre cose ha facilitato anche il mantenimento delle distanze di sicurezza durante il viaggio. L’importante per noi, però, era che lo spirito fosse quello di un campo, anche se più breve del solito. Questo è stato possibile grazie all’impegno e la passione che ci hanno messo i ragazzi e le ragazze che hanno partecipato».

I ragazzi e le ragazze del Reparto, invece, dal pomeriggio di giovedì 6 e fino a domenica 9 hanno allestito il loro campo nel prato che circonda il santuario di Peralba sopra Venasca, grazie alla disponibilità del parroco don Silvio Peirano e dei massari della località.

Per rispettare le norme anti Covid è stato necessario chiedere in prestito attrezzature ad altri gruppi vicini. «Le linee guida – spiegano i capi-educatori – prevedevano che per ogni tenda da 8 posti potessero esserci al massimo due persone. Così, abbiamo chiesto l’aiuto dei gruppi scout di Savigliano, Cavallermaggiore e Racconigi che ringraziamo della disponibilità e nella radura intorno al santuario abbiamo montato quindici tende».

Tutte le tende sono state sanificate con appositi prodotti, ogni mattina.

A differenza dei campi tradizionali, i giovani scout erano divisi in 3 sottocampi da 9 massimo, seguiti sempre dagli stessi adulti, ed hanno dovuto indossare la mascherina durante tutto il soggiorno.

La preparazione dei pasti non è stata svolta dai ragazzi stessi, come in passato, ma da tre volontari-cambusieri che hanno utilizzato la cucina di fianco alla chiesa. «In questo modo – aggiungono i capi – è stato più facile garantire l’igiene e la sanificazione di tutte le stoviglie ed e c’è stato anche un maggior controllo sui ragazzi, in modo che non scambiassero cibi, piatti o posate, possibili vettori del contagio».

I campi estivi dei reparti solitamente ha una durata di 10-12 giorni. «Per riuscire a rispettare tutte le prescrizioni anti-Covid – spiegano i capi reparto – abbiamo deciso, in accordo con le famiglie, di ridurre le attività a 4 giorni. Ritenevamo fondamentale, però, trascorrere un po’ di tempo con i nostri scout, farli stare a contatto con la natura e far vivere loro delle esperienze all’aperto, all’insegna dell’avventura, come prevede il metodo ideato da Baden Powell oltre 100 anni fa ed ancora attualissimo. Siamo contenti di esserci riusciti, siamo felici che sia andato tutto bene e che i ragazzi e le ragazze abbiano risposto con entusiasmo e gioia. Siamo anche orgogliosi di essere stato l’unico reparto tra tutti quelli della provincia di Cuneo ad essere riusciti a vivere un campo, seppur i versione mini».

comunicato stampa