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Tromba d’aria nel saluzzese: “Cancellati interi frutteti”

Danni gravissimi per più di 100 aziende, tra impianti da sostituire e capannoni scoperchiati. Colpito anche il Saviglianese. Coldiretti Cuneo chiede "misure eccezionali contro eventi estremi"

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Non c’è pace per l’agricoltura cuneese, colpita dall’ennesima ondata di maltempo di questa “pazza” estate, segnata dal moltiplicarsi di eventi estremi. Una tromba d’aria, accompagnata da un violento nubifragio e da grandine a macchia di leopardo, si è abbattuta nel tardo pomeriggio di oggi tra Saluzzese e Saviglianese con danni che Coldiretti Cuneo stima molto ingenti, in particolar modo sulla frutta, con più di 100 aziende coinvolte.

Tra Saluzzo, Lagnasco, Manta, Verzuolo e Piasco le raffiche di vento – rilevano i tecnici di Coldiretti Cuneo – hanno danneggiato decine di impianti di mele, susine, pesche e pere, nel 90% dei casi in maniera irreparabile. Interi frutteti sono stati sradicati e gettati a terra e, in quelli che hanno retto alla furia del vento, i frutti non ancora maturi sono stati completamente staccati. Divelti anche i teli posti a protezione di kiwi e lamponi.

I raccolti – spiega Coldiretti Cuneo – potranno essere salvati solo parzialmente, con perdite gravissime anche in vista delle prossime annate per le imprese che dovranno sostituire interi impianti. Ma i danni non si sono limitati ai campi: il vento ha scoperchiato capannoni e gettato a terra pile di cassoni nei magazzini, oltre a danneggiare i tetti delle abitazioni. Vento e grandine hanno anche colpito l’area tra Scarnafigi e Savigliano, con serre danneggiate e mais allettato.

A tre settimane dalla tromba d’aria che, tra Saluzzo e Savigliano, ha spezzato ettari di frutteti, un nuovo fenomeno di intensità inaudita ha colpito ancora, con danni che si sommano ad altri danni. Questa nuova manifestazione violenta – dichiara Fabiano Porcu, Direttore di Coldiretti Cuneo – mette ulteriormente in difficoltà molte aziende, già alle prese con problemi strutturali del comparto frutticolo, che ora si ritrovano a fronteggiare spese impreviste legate al rifacimento di strutture e impianti, senza contare le perdite di reddito per la mancata produzione almeno per i prossimi due anni. Chiediamo alla Regione che metta in campo misure eccezionali, atte a compensare almeno in parte le perdite ingenti causate da eventi eccezionali come quelli di oggi, che mettono in ginocchio un comparto cruciale per l’economia agricola Made in Cuneo”.