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Referendum, Mes e paradisi fiscali: il PD di Dogliano alza la voce

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In occasione dell’ultima riunione di agosto del Circolo di Dogliani del Partito Democratico, gli iscritti hanno manifestato grande inquietudine riguardo all’atteggiamento del partito parlamentare sulle questioni che si ritengono fondamentali dal punto di vista valoriale.

Anche all’interno del Circolo sono presenti voci e anime non sempre completamente d’accordo fra loro, ma il confronto e la condivisione di valori fondamentali hanno dato vita ad un dibattito ricco di spunti, che si può riassumere con la critica verso un crescente distacco tra le posizioni prese dal governo e la rappresentanza delle fasce più indifese e vulnerabili della popolazione.

Si comprende perfettamente la necessità di sostenere un governo che ha innumerevoli meriti, primo tra tutti quello di aver salvato il paese da una deriva nazional-populista alla quale sarebbe stato condannato da nuove elezioni. Occorre però fare di più per rimarcare la differenza tra le nostre reali posizioni politiche e i compromessi ai quali siamo costretti dai nostri partner di governo. In altre parole non possiamo passare come attivi promotori di leggi o referendum che minano alla base i nostri valori di riferimento“.

Sono principalmente quattro i temi su cui il Circolo di Dogliani intende manifestare la propria opinione:

– Referendum Costituzionale sul ‘Taglio del numero dei parlamentari’ del 20 e 21 settembre, “il PD deve univocamente schierarsi per il NO. Siamo consapevoli che la vasta maggioranza della popolazione è acriticamente a favore di questa misura, per il sentimento di anti politica che è stato alimentato negli scorsi anni , sia dalle destre sovraniste sia dal Movimento 5 Stelle. Troviamo però inaccettabile la posizione subalterna del nostro partito rispetto al referendum. Inizialmente il referendum sarebbe dovuto accadere dopo una seria riforma elettorale, che però non è avvenuta. Entrando nel merito del significato del referendum, il Circolo di Dogliani, questa volta all’unanimità , esprime una posizione di chiara contrarietà. Si tratta di una riforma in tutto scellerata. E la radice di questa scelleratezza sta nella sua gestazione: è figlia di una logica aberrante, quella che crede che rimpicciolendo il numero dei rappresentanti si rimpicciolisca la casta.  Ma sarebbe vero proprio il contrario: si formerebbe una casta più potente perché più selezionata numericamente, e soprattutto naturalmente direzionata verso le parti più forti della società e dell’’elettorato. Occorre difendere la democrazia, non indebolirla, e questo sta scritto nel DNA di tutte le forze politiche che compongono il PD. Se il punto è il costo della politica, si taglino i privilegi e gli stipendi dei parlamentari“.

– MES
Riguardo al MES (Meccanismo Europeo di Stabilità), la sezione doglianese reputa troppo morbido ed accondiscendente l’atteggiamento del Partito Nazionale. Crediamo infatti che la misura sia di prioritaria importanza e riteniamo che il Partito Democratico dovrebbe esporsi con forza per ottenerne il recepimento, finanche minacciando la crisi di Governo“.

– Più uguaglianza, più ambiente e meno paradisi fiscali, un’altra Europa è possibile

La Brexit ci ha insegnato che la becera propaganda sovranista può distruggere l’istituzione che ha assicurato pace, sviluppo e fratellanza internazionalista a tutti i paesi dell’Unione Europea. Istituzioni che rappresentano 400 milioni di persone sono l’unica possibilità che abbiamo di sostenere seriamente le politiche ambientali, economiche e di sviluppo soprattutto contro l’avanzare delle spinte protezionistiche di Cina e USA.

Occorre che il Partito Democratico, uno dei maggior partiti all’interno del Partito Socialista Europeo, si batta perché l’UE abbatta le politiche fiscali che mirano a sottrarre entrate ad alcuni stati per concentrarli in altri, nella fattispecie Irlanda, Olanda e Lussemburgo. Una tassazione più equa che metta sullo stesso livello i giganti multinazionali dell’e-commerce e le piccole e medie aziende appare improrogabile. Il PD deve assolutamente farsi carico di una riorganizzazione dei meccanismi redistributivi e combattere il liberismo selvaggio che sta aumentando a dismisura la forbice sociale, con ricchi sempre più ricchi e fascia di popolazione ridotte alla fame“.

– Tematiche locali:
Ci vogliamo impegnare ad affrontare ed approfondire, nei prossimi incontri del Circolo, questioni strategiche per il nostro territorio, quali l’autostrada Asti-Cuneo, la carenza di lavoro, il ruolo culturale e turistico del Comune di Dogliani e le iniziative per rafforzarlo.

Il Circolo di Dogliani del Partito Democratico si riunisce ogni primo lunedì del mese presso la sede di via Corte 26. Gli incontri sono aperti a tutti e speriamo nella presenza dei cittadini, sia iscritti che simpatizzanti“.