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76 migranti in arrivo nell’Astigiano, il Presidente della Regione Cirio: «Il governo chiuda i porti»

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Foto Facebook Alberto Cirio

Il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, nella giornata di oggi, martedì 18 agosto, ha effettuato un sopralluogo nel Centro di Accoglienza Profughi di Castello d’Annone, nell’astigiano, dove è previsto in serata l’arrivo di 76 migranti.

A raccontalo è lo stesso Cirio con un post sulla sua pagina Facebook, che riportiamo di seguito:

«BASTA MIGRANTI IN PIEMONTE: IL GOVERNO CHIUDA I PORTI

Questa mattina ho voluto recarmi personalmente in sopralluogo al Centro di Accoglienza Profughi di Castello d’Annone, nell’Astigiano, dove in serata è previsto l’arrivo di un gruppo di 76 migranti inviati in Piemonte dal Governo.

Si tratta di un fatto di una gravità assoluta, perché la Regione ha appreso del nuovo arrivo di migranti da una agenzia stampa, quando l’impegno del Viminale era stato di sospendere gli invii. Per sincerarmi della situazione complessiva e delle condizioni di sicurezza e sorveglianza h24 della struttura, ho voluto quindi organizzare un sopralluogo a cui hanno preso parte anche il Prefetto e il Questore di Asti e i rappresentanti delle Forze dell’ordine, che hanno predisposto un controllo accurato per la possibilità concreta che si verifichino tentativi di fuga da parte dei 76 migranti in arrivo, tutti di nazionalità tunisina.

Arriveranno con tampone già eseguito, ma la Regione Piemonte lo ripeterà una volta giunti sul territorio per una maggiore verifica delle condizioni di sicurezza sanitaria.
Questa situazione, però, non è più accettabile. Sarebbe meglio predisporre un sistema efficace di chiusura dei porti, piuttosto che scaricare sulle Regioni le conseguenze di questi arrivi ormai incontrollati. La Regione ha la responsabilità del sistema sanitario piemontese che sta già gestendo migliaia di rientri dalle ferie e deve affrontare l’inizio della scuola. Il Piemonte non può farsi carico di problemi in più. Chiederò alla Conferenza delle Regioni di affrontare il tema con urgenza a livello nazionale».