Home Attualità Federmanager Cuneo: Giovanni Censi confermato Presidente. Due importanti nomine femminili

Federmanager Cuneo: Giovanni Censi confermato Presidente. Due importanti nomine femminili

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Il Consiglio di Federmanager Cuneo

Gli esiti delle consultazioni elettorali dei giorni scorsi e la composizione del nuovo Consiglio Direttivo Federmanager Cuneo per il triennio 2020/2022 hanno sostanzialmente riconfermato la composizione del Consiglio precedente con, tuttavia, due importanti inserimenti e nomine femminili. Queste non tanto per diritto di genere, ma per espressa, riconosciuta professionalità e competenza.

Per la prima volta due donne, la dott.ssa Serena Lancione e la dott.ssa Miranda Tomatis, sostenute da un importante consenso, risultano parte integrante del nuovo Consiglio così come, per le funzioni operative e di segreteria, la sig.ra Chiara Delfino.

Riconfermato presidente all’unanimità, anche per gli ottimi risultati e servizi garantiti, l’ing. Giovanni Censi (contestualmente vicepresidente del fondo nazionale PREVINDAI). Vicepresidente vicario Fulvio D’Alessandro (contestualmente consigliere nazionale Federmanager). Vicepresidente aggiunto Serena Lancione. Tesoriere Luigi Battaglio. Consiglieri Gianluigi Delforno, Mirko Garbero, Angelo Giaccone, Miranda Tomatis, Giacomo Viberti.

L’emergenza sanitaria, momento, particolarmente difficile per tutti i lavoratori, ha visto la nostra categoria contribuire con alto senso di responsabilità, competenza e senso del dovere, ancorché non raggiunta da nessuna delle tutele previste nella decretazione governativa d’urgenza. – commentano da Federmanager Cuneo –Questo, qualora ce ne fosse ancor stato bisogno, ci qualifica ulteriormente nei confronti di Parlamentari, consiglieri regionali e tanti altri soggetti che, avventatisi sulla distribuzione dei sussidi e delle provvidenze, hanno sottratto denari a coloro che ne avevano reale necessità.

Alcuni di noi hanno poi subito vere e proprie vessazioni economiche da una certa parte dell’imprenditoria locale, sopportata con discrezione, ma che certo noi non possiamo condividere.

Auspichiamo che, per il futuro, in uno scenario di possibile ripresa economica, possa finalmente prevalere, per reciprocità, una maggiore considerazione e un mutuo rispetto dei ruoli e dell’etica professionale“.