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Canale: Premio Giornalistico del Roero più forte del Covid-19, per un territorio ormai “grande” (FOTO)

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«Sono scherzi del destino: ma l’edizione 32 del Premio giornalistico del Roero, nell’anno del Covid-19, è stata una delle più ricche e fruttuose della sua storia». Parola del direttore Gian Mario Ricciardi e del patron Giovanni Negro, che hanno voluto fortemente una continuità storica per questo evento divenuto davvero “grande”.

E’ un fatto di contenuti, di numeri, di supporti istituzionali: per una kermesse che si è coronata venerdì 28 agosto nel cortiletto dell’Enoteca regionale del Roero, nel cuore del centro storico di Canale, con una cerimonia premiale ricca di contenuti e di ospiti. col vice- presidente della Regione Fabio Carosso, i sindaci di Alba, Bra, Roero e Langa, il presidente del consorzio di tutela dei vini del Roero Francesco Monchiero, produttori e gli sponsor di sempre come la Fondazione Crt, la Fondazione Crc, la Banca d’alba, i Cavalieri del Roero, la Provincia di Cuneo con il suo leader Federico Borgna, la Regione stessa, i Comuni, grandi ditte come la Gai e Brezzo.

«Dopo mesi difficili, in cui non ci siamo mai arresi a livello di territorio, questa è la prima “uscita in grande” di una terra che in verità non si è mai fermata», ha commentato Negro. Ne ha fatti, di passi, il Premio: da quella prima edizione nella frazione Sant’Anna di Monteu Roero che per questo grande vigneron è la “casa”, in un cammino che ora fa rima con crescita, tutela dell’ambiente, prospettive Unesco.

«Ci stiamo lavorando, insieme – ha aggiunto il presidente – e il fatto che i nostri paesi siano ormai nella buffer zone è un risultato importante. Dobbiamo continuare ancora in questa direzione: anche con l’apporto dei produttori del Consorzio, che a stragrande maggioranza hanno dato l’ok ad un protocollo per dire “no” all’utilizzo dei diserbanti chimici nei vigneti».

E poi, le premiazioni: supportate dalla presenza di Beppe Rovera. Per la sezione delle testate locali, i vincitori sono stati Brunella Mascarino della Rai Piemonte che ha fissato in un del servizio le eccellenze del Roero, insieme a Bruno Murialdo (fotografo della Stampa che ha colto il mutar dolce delle stagioni tra le colline), il “nostro” Paolo Destefanis che sul Corriere di Alba, Rivista Idea, Ideawebtv e La Roa ha messo in fila i prodotti e le atmosfere di una grande terra; Silvia Gullino che aggiunge a tutti i prodotti del Roero, attraverso Il nuovo Braidese.

Per la sezione articoli nazionali il premio è Beppe Gandolfo di Mediaset con un reportage sull’ultimo tartufo, Massimiliano Rella con un azzeccatissimo focus su Plain Air, Leila Salimbeni per un servizio su Spirito diVino, e Alessandro Brizzi “L’assaggiatore” che ha scritto che il nebbiolo del Roero è semplicemente la classe a portata di tutti. Infine, nella sezione legata agli articoli internazionali, il primo premio è spettato a Liz Boulter del “The Guardian” con un pezzo che per la prima volta affianca il Roero alle altre grandi eccellenze italiane, dalle Dolomiti alla Toscana.

La giornalista inglese tornerà tra le nostre colline per un altro reportage sulla vendemmia tra Langa e Roero ospite dell’Atl. Seguono due articoli: uno in inglese, l’altro in olandese firmati da Nadia Toppino su Celebre Magazine e Charlotte Von Zummeren per Wine Life, due viaggi tra le vigne delle nostre colline.