Il cambiamento che si percepisce nell’aria in questo momento, ha indotto Fabrizio Brandone, eclettico e concreto uomo di Langa, promotore, ma soprattutto inventore del marchio BrandONE ad un’evoluzione della conoscenza, delle personali passioni che in poco tempo hanno “contagiato” tanti estimatori italiani e stranieri del nostro territorio, patrimonio Unesco.
«Nel corso di questi anni ho capito che rimanere fermi, lasciando le cose come stanno, non porta nessun miglioramento. Ho quindi lavorato affinché il cambiamento diventasse una cosa naturale, così come intrinseco lo è per la natura. Sono convinto che attraverso la passione e l’impegno personale si possa creare, trasformare e far prosperare qualsiasi cosa. E così dall’amore per questo nostro territorio, unito ad una mia naturale propensione alla creatività sto lavorando affinché il marchio BrandONE abbia tutte le opportunità per diventare sempre più un prezioso punto di riferimento. L’esperienza e le collaborazioni in questi anni mi hanno insegnato che ogni attività ha bisogno di novità e di modellarsi seguendo, e talvolta anticipando, le trasformazioni del mercato. Negli ultimi tempi, il termine cambiamento viene utilizzato sempre più di frequente, soprattutto in una società come quella attuale in cui tutto mira all’innovazione».
Quali Fabrizio le trasformazioni legate a questo periodo?
«Il Covid ha riportato e forse rafforzato il valore della storia, della memoria di tutti quei luoghi che sanno catturare l’interesse dei viaggiatori attenti, amanti dell’autenticità. Un pubblico di prossimità che però non smette di esplorare e scoprire… desideroso di conoscenza reale, di racconti ed esperienze, di verità. Quella autenticità racchiusa nell’arte, nella moda, nei prodotti e nel silenzio dei nostri paesaggi, bellissimi da vivere, visto che si avvicina il periodo, anche di notte, con i cani alla ricerca del pregiato tartufo… Raccontare questo vocato territorio è per me, davvero entusiasmante e non sono solo: oggi il saper fare squadra non può che essere foriero di idee sempre originali. Quindi un grazie speciale va a Luana De Carlo e Stefania Liccese, senza dimenticare il prezioso lavoro svolto da Letizia Rivetti, curatrice del set; il fotografo Franco Giaccone, la model Valentina Giachello; l’istituto di bellezza Metamorphosys di Corneliano d’Alba e Umberto e Alessandra Scaliti del ristorante l’Aldilà di Mombaldone. Un team di professionisti affiatato e competente con il quale ho realizzato uno splendido servizio fotografico, che è stato utile per il lancio del marchio BrandONE e delle sue molteplici attività».
E adesso quale i prossimi obiettivi?
«Mi sto avvicinando per passione al mondo della moda e credo che nel mio futuro matureranno interessanti collaborazioni, senza mai dimenticare le mie radici culturali che in questi anni mi hanno visto attivo come componente dei Cavalieri del tartufo e dei vini di Alba e nella Confraternita della nocciola Tonda gentile di Cortemilia, dei quali ho l’onore di far parte. Le idee non mi mancano e tante iniziative piano piano si stanno dettagliando, nel nome di un amore smisurato per la mia terra, per la mia Perletto, paese nel quale sono nato e conservo gli affetti più cari… quelli che hanno saputo trasmettermi buona parte della sensibilità che oggi posso e desidero condividere con i ricercatori d’eccellenza. Per approfondimenti basta un click su facebook nella pagina BrandONE».