Home Cuneo e valli “Alla ricerca delle fiere perdute: Cuneo annulla tutte le sue manifestazioni”

“Alla ricerca delle fiere perdute: Cuneo annulla tutte le sue manifestazioni”

La nota di FdI della Provincia di Cuneo, dopo l'annullamento della Fiera del Marrone e della Sagra di San Sereno di San Rocco Castagnaretta

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La città di Cuneo continua a rinunciare agli eventi che, per anni, l’hanno resa protagonista non solo nel panorama provinciale, ma anche in quello piemontese. Dopo il gravissimo annullamento della Fiera del Marrone, prevista per la metà di ottobre e deciso dal comune, ora vediamo con dispiacere che è stata sospesa anche la Sagra di San Sereno di San Rocco Castagnaretta, una delle occasioni più gradite e apprezzate dagli agricoltori della nostra provincia”. L’accusa arriva dalla Federazione Provinciale di Fratelli d’Italia.

“In entrambi i casi, la scialba Giunta Comunale, guidata dal Sindaco Federico Borgna, ha addotto a causa dell’annullamento ragioni di carattere sanitario; tuttavia, appare evidente che il Comune non ha fatto altro che nascondersi dietro a un dito, incapace di formulare alternative valide e vincenti che avrebbero fatto tanto bene alla città, nonostante le numerose proposte provenute dall’opposizione ed in particolare da Fratelli d’Italia. – proseguono da FdI della provincia di Cuneo – Così, mentre le altre importanti cittadine della Granda mantengono la maggior parte degli eventi programmati, Cuneo è l’unica tra le Sette Sorelle a dover rinunciare a tutte le manifestazioni che l’hanno resa celebre. E mentre Alba, ad esempio, taglierà i nastri della Fiera del Tartufo, come ogni anno, Cuneo rimarrà seduta, a guardare il coraggio di Giunte Comunali che hanno saputo reinterpretare gli eventi storici delle loro città anche nel totale rispetto delle attuali normative sanitarie e di distanziamento sociale.

In tal senso, è opportuno ricordare che tutti gli eventi confermati altrove, fra cui appunto la Fiera del Tartufo di Alba, vedranno il massimo rispetto delle attuali norme di prevenzione dal contagio, con il mantenimento costante delle distanze interpersonali e seguendo tutte le indicazioni del Ministero della Salute, tanto per i residenti, quanto per  i turisti che attireranno. Nulla di avventato, dunque, ma manifestazioni sensibilmente ripensate per essere proposte anche nel contesto in cui ci troviamo.

D’altronde, rinunciare alla Fiera del Marrone, così come alla Sagra di San Sereno, significa dire arrivederci (se non addirittura “addio”) a delle occasioni storiche, che ormai fanno parte del tessuto stesso del nostro Capoluogo: basti pensare che la prima, la celebre festa della castagna tanto apprezzata anche dai nostri cugini d’oltralpe che ogni anno si riversano a Cuneo per prendervi parte, era arrivata alla 22° edizione; ancora più longeva la Sagra dell’agricoltura di San Rocco, che può vantare la veneranda età di 93 anni” sottolineano da FdI.

Si tratta di un danno enorme per il nostro territorio” commenta il Coordinatore Provinciale di Fratelli d’Italia William Casoni. “Una serie di occasioni sprecate che hanno dimostrato ancora una volta come questa Giunta comunale non sia in grado di guidare una città quale Cuneo, che, da capoluogo, dovrebbe essere il faro della Provincia e non di certo il fanalino di coda”.

A Cuneo fare impresa diventa sempre più difficile. Non solo si rinuncia a occasioni storiche per la città, eventi che ne hanno fatto la storia e che fanno ormai parte del DNA cittadino. Si vanno pure a penalizzare quegli imprenditori che, a fatica e con tanti sacrifici, sono riusciti a ripartire con le loro attività dopo il durissimo periodo della chiusura. Agnelli sacrificali ignorati non solo dal Governo Conte, che non è stato in grado di garantire la benché minima misura a tutela di queste tante attività che rendono grande e famoso il nostro Paese nel mondo, ma a questo punto anche dalla Giunta Comunale, che le priva dei principali palcoscenici così duramente costruiti nel corso del tempo.” dichiara l’Onorevole Monica Ciaburro.

Due gravissimi precedenti” tuona il Capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Comunale Massimo Garnero “che giustificheranno altri insensati annullamenti nei mesi a venire. Noi di Fratelli d’Italia ci siamo battuti fino all’ultimo affinché la Giunta Comunale non commettesse questi errori inaccettabili, ma non siamo stati ascoltati. Purtroppo, è mancato il coraggio: il coraggio di prendere in mano la situazione e di cercare alternative che, senza dubbio, avrebbero reso entrambe le fiere realizzabili.

Dopo la difficilissima stagione che ha comportato la chiusura di tutte le attività commerciali sul territorio, eventi come la Fiera del Marrone e la Sagra di San Sereno avrebbero finalmente ridato aria e speranza alle tante attività della nostra città e delle zone limitrofe. Ristoratori, albergatori, esercenti: dovranno tutti rinunciare al grande numero di turisti, piemontesi e non solo, che queste manifestazioni hanno sempre movimentato. Un danno economico che si aggiunge a quello già grave dei mesi passati, e tutto a causa di una Giunta che preferisce nascondere la testa sotto la sabbia, invece di affrontare a testa alta i problemi e le difficoltà” sostiene il Consigliere Comunale di Cuneo di Fratelli d’Italia Alberto Coggiola.

Ed oltre al danno, pure la beffa: i nostri commercianti si vedranno privati di questi importantissimi eventi, mentre in altre cittadine, Alba in primis, i Comuni sono stati in grado di trovare soluzioni alternative” commenta il Capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Regionale Paolo Bongioanni.