Non manca mai nessun alpino al Santuario, non solo di Bra, ma anche di fuori città, per l’appuntamento annuale che ricorda il sacrificio dei Caduti sui fronti di guerra. Nel massimo rispetto delle restrizioni imposte dal Covid, sabato scorso 5 settembre 2020 una Santa Messa nell’ambito della Novena, anche in quest’anno così particolare, ha tenuto viva una tradizione delle penne nere braidesi che dura ormai da molti anni.
Il ricordo non si è spento, questo è quanto i presenti hanno avvertito dalla intensità della cerimonia dedicata ai Caduti alla quale erano presenti autorità civili e militari, in un’atmosfera commovente resa autentica dalla consueta semplicità che è un tratto distintivo delle penne nere, e dall’emozione creata dai canti degli Alpini del Coro ANA di Bra diretti dal loro maestro Mattia Savigliano.
L’iniziativa del locale Gruppo Alpini é iniziata alle ore 20:00 con l’alzabandiera in onore dei Caduti e la deposizione della corona al monumento di via Ospedale. Alle ore 21:00, la funzione al Santuario celebrata dal rettore monsignor Giuseppe Trucco che ha sottolineato il ruolo essenziale delle penne nere in ogni momento della loro storia, non ultima la esemplare collaborazione durante il periodo della pandemia.
Alla cerimonia erano presenti il sindaco Giovanni Fogliato, con il vicesindaco Biagio Conterno, e l’assessore Luciano Messa, insieme ai consiglieri comunali Bruna Sibille, Marina Isu e (l’alpino) Luca Cravero, a esprimere la vicinanza dell’amministrazione comunale della città della Zizzola al Gruppo ANA di Bra. Hanno partecipato anche il maggiore Luca Ceccardi, in rappresentanza del comandante ten. col. Giuseppe Sgueglia del 2° Reggimento Alpini di stanza alla Caserma Vian di Cuneo, e il capitano Marco Pini, in rappresentanza del comandante del 32° Genio Guastatori, col. Alberto Autunno, Ufficiali dell’Esercito Italiano a fianco degli Alpini di Bra anche in questo particolare momento, a testimonianza diretta e concreta di quanto ancora lo spirito di corpo accomuna gli Alpini in armi e in congedo, a riprova della stretta sinergia dell’Esercito con le Sezioni ed i Gruppi dell’Associazione Nazionale Alpini presenti su tutto il territorio.
Dalla costituzione avvenuta nel 1923, il Gruppo braidese dell’ANA ha sempre orientato il proprio agire ad un’azione pragmatica, attivando interventi concreti anche in caso di calamità naturali. Senza mai risparmiarsi in mille attività di volontariato, semplicemente sulla base di un ragionamento solidale, espletato in silenzio, e con un solo obiettivo: stare vicino al prossimo in difficoltà.
“E’ stato significativo il contributo che la nostra Città ha dato in termini di giovani vite sacrificate durante tutte le guerre” ha ricordato il capogruppo di Bra Antonino Ciancia dopo aver letto la Preghiera dell’Alpino al termine della funzione religiosa “i nostri Caduti rimarranno per sempre in un angolo del nostro cuore, perchè ci hanno insegnato quanto sia profondo il significato delle parole abnegazione e coraggio”.
c.s.