Uno dei temi destinati a fare maggiormente discutere nei prossimi mesi sotto la Zizzola è quello della riorganizzazione degli edifici scolastici. Ne abbiamo parlato con il primo cittadino, Gianni Fogliato.
Sindaco, la nuova scuola media di via Trento e Trieste, nell’area dell’ex scalo merci, era un punto del programma della sua campagna elettorale 2019. È ancora una priorità?
«Certo. Dopo il nostro insediamento e nella logica di ragionare in materia di edilizia scolastica a 360 gradi, anche alla luce della grande appetibilità che hanno i nostri istituti (come dimostrano le tante iscrizioni al “Guala”, al “Giolitti-Gandino” e al “Mucci”), a poco a poco è maturata l’idea che la realizzazione, ovviamente non a carico del Comune, di un istituto superiore nuovo potesse portare, in un ragionamento generale, a una soluzione per l’edilizia scolastica locale. Se ci fosse un “Guala” nuovo, le scuole medie “Piumatti” potrebbero ritornare dove erano un tempo, cioè al “Guala”, in piazza Roma. Tutto ciò con la stessa impostazione che ci aveva spinti a ragionare sull’ex scalo merci, cioè un luogo baricentrico che avrebbe permesso agli studenti delle medie di raggiungere la scuola a piedi. Se le medie ritornassero al “Guala”, varrebbe lo stesso ragionamento, perché siamo a un centinaio di metri di distanza.
Nei primi miei mesi da sindaco, mi sono interfacciato con Provincia e Regione e anche, approfittando della sua visita a Bra dello scorso gennaio, con il viceministro dell’istruzione Anna Ascani, la quale mi ha messo in contatto con i dirigenti del Ministero. Vi è una disponibilità degli enti superiori ad appoggiare la candidatura della nostra città per poter accedere a fondi terzi con l’obiettivo di realizzazione una nuova scuola superiore, ovvero il nuovo “Guala”. Se questa fosse effettivamente la via, porterebbe all’utilizzo del “Guala” stesso come nuova scuola media “Piumatti” e, pertanto, alla non realizzazione della “Piumatti” nell’ex scalo merci.
Tutto questo, come dicevo, ha una logica di edilizia scolastica a 360 gradi. Per la sede del nuovo “Guala” si valuterebbe la cosiddetta area del Polo tecnico scientifico, in piazza Arpino, dove, come da Piano regolatore, sono presenti zone destinabili all’edilizia scolastica che, quindi, potrebbero ospitare un nuovo istituto superiore. Questo percorso si è arrestato con il “lockdown” e richiederà ancora tanto lavoro, ma abbiamo ripreso la marcia e i dialoghi. I dati d’iscrizione relativi al 2020/2021 e quelli relativi all’anno scolastico precedente confermano come le superiori braidesi abbiano un forte potere attrattivo nei confronti degli studenti: questo ci ha portato a rafforzare i ragionamenti che avevamo avviato».
Che ruolo ha avuto il Comitato spontaneo di Bra “No alla scuola media nell’area di via Trento e Trieste”?
«Non abbiamo cambiato idea per il Comitato, ma per il lavoro costante fatto con il territorio, gli enti, rafforzati dai numeri e delle iscrizioni scolastiche. In sostanza, abbiamo semplicemente preso in considerazione altri ipotesi».
Quando potrebbe essere realizzato il nuovo “Guala”?
«Difficile dirlo. Siamo rimasti fermi per il Covid, ma non nascondiamo di volerci muovere in quella direzione. Direzione che, con un “effetto domino”, è la via principale per poter fornire risposte alle esigenze scolastiche».