Si è concluso nei giorni scorsi, con l’ultima consegna, il “service” distrettuale nato da un’iniziativa del governatore dell’anno rotariano 2019-2020 Ines Guatelli, promosso nel periodo del “lockdown”, per sostenere le strutture sanitarie impegnate nella lotta al coronavirus.
La tutela della salute è da sempre una delle vie d’azione del Rotary ma mai il Distretto si era trovato a fronteggiare un’emergenza di proporzioni immense, come quella che si è verificata nel 2020; un’emergenza che ha colpito molto duramente la nostra comunità ma che, allo stesso tempo, ha offerto opportunità a chi è stato in grado di coglierle.
«Il Rotary», afferma Ines Guatelli, «ci ha messo a disposizione gli strumenti per operare al meglio; i princìpi che hanno accompagnato questo anno di mandato (connessione, prontezza nell’azione, aumento della portata dei “service”), declinati in tempi non sospetti, hanno reso il nostro operato durante l’emergenza semplice, forte ed efficace: abbiamo accolto con orgoglio i risultati che siamo riusciti a ottenere».
Ines Guatelli ha portato avanti con determinazione questo progetto, sviluppato dapprima attraverso un confronto con istituzioni e strutture maggiormente coinvolte e, in seguito, con il coinvolgimento della ditta Esaote che ha proposto e realizzato attrezzature all’avanguardia, altamente specializzate, in grado di rappresentare un sicuro sostegno sia in tempi di pandemia sia nella normale attività dei presìdi ospedalieri. Sono stati quindi consegnati a strutture individuate dagli otto gruppi che compongono il Distretto nove ecografi altamente specializzati, che sono ora in pieno funzionamento nei reparti.
Le strutture che hanno beneficiato della donazione, in particolare gli ospedali di Sanremo, Alessandria, Cuneo e Novi Ligure, l’ospedale “San Paolo” di Savona, la direzione medica di Lavagna, gli ospedali “Galliera” e “Villa Scassi” di Genova, l’ospedale di Verduno “Alba-Bra”, hanno manifestato a più riprese la propria riconoscenza per quanto donato.
Si può affermare che il successo di questo “service” si manifesti sotto «due aspetti», sottolinea Ines Guatelli, «dal punto di vista delle connessioni, che ci hanno permesso di dialogare con i soggetti coinvolti, intervenendo dove vi era maggiore necessità con un presidio di grande efficienza. Ma non solo; il migliore risultato, a mio avviso, è stata la fiducia, con cui rotariani e non hanno risposto di fronte a un appello del Distretto. In momenti in cui tante erano le proposte di solidarietà, tante le richieste di aiuto, il Rotary si è fidato del Rotary. Per questo ringrazio tutti coloro che hanno aderito: questo risultato è loro; senza di loro non sarebbe stato possibile e spero possa essere un’ulteriore motivazione per continuare ancora a credere nel Rotary e nelle sue enormi potenzialità».