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Alba, prima giornata di scuola per il Liceo Artistico “Pinot Gallizio”: il punto su regole, spazi, lavori e criticità (FOTO)

Dal distanziamento dei banchi alla distribuzione degli ingressi nell'istituto. Ecco come le scuole si sono organizzate per far fronte alle nuove misure anti contagio e alle criticità.

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Le campanelle delle scuole italiane hanno finalmente ripreso a suonare. Così oggi, 14 Settembre, dopo una lunghissima attesa, anche gli studenti della Granda hanno finalmente potuto rientrare nelle rispettive aule. Il rientro si è svolto secondo le nuove norme anti contagio e seguendo le disposizioni rilasciate dal Comitato Tecnico Scientifico per il contenimento del virus Covid-19.

Ogni Istituto Comprensivo, in questi ultimi mesi, si è preparato al meglio per poter fronteggiare la nuova situazione, cercando di poter fornire la giusta attenzione ai propri studenti. Un caso particolare è quello del Liceo Artistico “Pinot Gallizio” di Alba che, quest’anno, si prepara ad affrontare il quarto anno scolastico nella nuova struttura di Corso Europa.

A raccontarci come viene affrontata la situazione è il Dottor Marco Cardano, collaboratore del Dirigente Scolastico: Roberto Buongarzone.

Com’è iniziato il rientro? Sono state disposte delle entrate a blocchi per gli studenti?

Sì, la nostra scuola conta circa 360 alunni, quindi abbiamo suddiviso la loro entrata su tre fasce orarie 7.50; 7.55 e 8.00. Ogni blocco conta circa 100/110 alunni per volta. All’ingresso, ogni studente è tenuto a disinfettarsi le mani con l’apposito gel a disposizione dalla scuola e presentare l’autocertificazione dove viene attestato che, prima di entrare nel plesso, ha misurato la temperatura corporea a casa. Nel caso in cui, come capitato questa mattina, non avessero l’attestazione richiesta con se, la temperatura verrà misurata tramite il termoscanner posizionato all’ingresso. Per quanto riguardo le uscite, verrà adottato lo stesso procedimento. Oggi, tenendo conto che l’orario è ancora provvisorio, i ragazzi finiranno le lezioni alle ore 11.50; 11.55 e 12.00.

Come sono stati distribuiti i banchi nelle aule? Sono state assegnate particolari regole all’interno?

Ogni aula ha una sua capienza massima, che non deve essere superata e, data la situazione, abbiamo posizionato i banchi di misura 60×60 a circa 1 metro e dieci di distanza l’uno dall’altro. Inoltre, siamo ancora in attesa di quelli nuovi: 50×60. In aula, durante il corso della lezione, sia gli studenti che gli insegnanti non hanno l’obbligo di indossare la mascherina, dato che si trovano in posizione stanziale. La nostra scuola, essendo un indirizzo artistico conta anche diversi laboratori di lavoro. Nel caso degli spazi dedicati agli studi di pittorica la situazione è un po’ complessa, perché i lavori vengono svolti sulle plance e devono essere posizionate ad un metro di distaza da una rima boccale all’altra. In questo momento, per fronteggiare la situazione, stiamo utilizzando anche gli spazi esterni della sala, sempre considerando le norme di sicurezza. La situazione, invece, è opposta nei locali dedicati alle attività di grafica e architettura, dove gli spazi sono ben ampi. Al termine di ogni lezione, i collaboratori scolastici hanno il compito di svolgere la sanificazione con gli appositi strumenti di pulizia. La stessa procedura viene adottata dagli insegnati, i quali sono tenuti a disinfettare la cattedra prima di lasciare l’aula

Per quanto riguarda la ricreazione: sono state disposte nuove regole e tempistiche?

Sì, al termine di ogni attività didattica ci sono 5 minuti dedicati all’intervallo. Nel corso di questo tempo, gli studenti possono consumare cibi e bevande all’interno e recarsi in bagno (uno massimo due alla volta). Per quanto riguarda l’uso dei distributori automatici, ognuno è tenuto a disinfettare le proprie mani prima di poter compiere l’operazione di selezione. Questo processo, al momento, è provvisorio, tenendo presente che l’orario di questa settimana è di solo quattro ore. In seguito, distribuiremo la pausa in tre blocchi, al fine di alternare le sezioni ed evitando assembramenti”

Abbiamo appena parlato di come si svolge la sanificazione degli spazi di studio, sono stati acquistati nuovi prodotti?

Sì, tutti i prodotti devono contenere una buona dose di disinfettante e abbiamo l’obbligo di tenere sempre le finestre aperte durante l’orario di lezione. In più, ogni classe, è stata dotata di un contenitore contenente gel a base di Amuchina

Quali criticità avete evidenziato fino ad ora?

Allora, la Regione ci ha dotato 3500 mascherine monouso da consegnare all’entrata ai ragazzi. In seguito, al termine delle attività didattiche, siamo tenuti a ritirarle e gettarle negli appositi bidoni. La criticità, in questo caso, è che non sappiamo quando queste verranno rifornite nuovamente e, ad oggi, non abbiamo ancora a disposizione gli appositi contenitori, considerando che si tratta di dispositivi infettivi.

Oltre a ciò, come dicevo prima, l’orario al momento è di 4 ore perché siamo ancora in attesa di ricevere le nomine dei supplenti, per arrivare a completare l’orario di 34/35 ore settimanali. Speriamo che questo particolare processo si risolva il prima possibile, essendo anche una tematica estesa a livello nazionale. Per quanto riguarda il nostro plesso nello specifico, stiamo ancora aspettando che vengano completati i lavori al piano superiore, in modo da poter traslocare i laboratori interrati. Infine, persiste ancora la questione delle “classi pollaio” dal momento in cui molte aule contengono più di 18 alunni. Infine, siamo ancora in attesa della segnalitica a terra. Quest’ultima dovrebbe arrivare a breve

Spesso capita che alcuni studenti possano manifestare sintomi febbrili durante il corso della mattinata. Quali sono i procedimenti adottati per far fronte a questa delicata situazione?

Ci stiamo attrezzando per allestire un’aula Covid, che sarà interamente dedicata a questa situazione. Al momento, essendo ancora in fase di pianificazione, utilizzeremo la vice-presidenza, dove alla persona in questione verrà misurata la febbre tramite l’impiego del termometro frontale o termo scanner, in attesa dell’arrivo dei genitori. A vegliare la situazione, sarà un referente Covid (un collaboratore) preparato a gestire al meglio la situazione