Un’onorificenza che ha il sapore di un “grazie”, sentito e sincero, a una personalità che ha realmente saputo dare molti impulsi concreti per la presa di coscienza, la crescita e la promozione della Sinistra Tanaro così come la conosciamo ora.
E’ andato così a Giovanni Negro, sabato scorso nella cornice del Roero Park Hotel di Sommariva Perno, il premio triennale “Fedeltà al Roero” creato e voluto dall’Ordine dei Cavalieri di San Michele del Roero: un tributo più che doveroso per una figura che, dalla “sua” Sant’Anna di Monteu Roero, molto ha fatto e molto -c’è da giurarlo- farà per queste colline. Pioniere di un certo tipo di viticoltura moderna (e, in particolare, del nuovo modo di ragionare sull’Arneis, sino agli imput per la Docg di questo vino e del confratello vino Roero) e della sua promozione nel mondo, sindaco-record in termini di durata e opere nel territorio monteacutese, politico intraprendente e concreto, il suo curriculum occuperebbe da solo pagine e pagine.
Per fare opere di sintesi, occorre allora guardare a ciò che ognuno di noi ha più vicino: la sua famiglia, bella e unita, capace di stargli vicino anche in epopee come il Premio Giornalistico del Roero che proprio quest’anno ha superato le 32 edizioni, e nella quotidianità fatta di vigna e di cantina. Un uomo, una famiglia, sì: che idealmente abbraccia tutto l’areale roerino, per giungere a questo premio davvero meritato e… “cavalleresco”.
Paolo Destefanis