Italia Nostra denuncia: “A Bra in arrivo un nuovo palazzone tra Via Piave e Via Veneria”

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Il rendering del palazzo

La costruzione di edifici abnormi in margine al centro storico continua anche con questa amministrazione : questa volta tocca a via Piave e via Veneria. Infatti a poche decine di metri dal tanto contestato nuovo palazzone di oltre 5 piani di via F.lli Carando-v. Vittorio, stravolgente “biglietto d’ingresso” alla nostra città per chi arriva da via Cuneo, ecco un nuovo palazzone di 6 piani. Si tratterà di un edificio con oltre 30 alloggi che sorgerà in un’ampia area sita tra via Veneria e via Piave.

Grave è la scelta di “monetizzare” gli oltre 1.300 mq di verde e gli oltre 300 mq di parcheggi pubblici. In sintesi il Comune incasserà 250.000 euro in cambio del verde e dei parcheggi previsti per legge. Evidentemente non si tiene conto del fatto che siamo in un’area contigua alla caotica rotonda di via Cuneo, vicino ad un asilo privato molto frequentato e al Liceo Giolitti-Gandino su cui gravitano oltre 500 studenti. Trenta nuovi alloggi comportano un aumento della circolazione delle auto in centro di Bra, già intasato di veicoli.

Appare alquanto schizofrenico il comportamento dell’amministrazione che da un lato dà l’avvio al piano del verde per aumentate il numero di alberi in città e migliorarne la qualità ambientale e dall’altro lato permette che il verde venga cancellato anche dove previsto dalla legge Uguale discorso vale per il traffico cittadino: da un lato si cerca di ridurlo e poi si fanno scelte urbanistiche di densificazione del costruito che comportano un aumento del traffico veicolare.

Eppure già nel 2008 (si stava ancora discutendo del Piano regolatore che sarebbe stato approvato nel 2013/2014) Italia Nostra, per evitare questa scelta inopportuna, aveva organizzato un affollato Convegno ”Bra centro storico da salvare “. Si era chiesto allora di adeguare i confini del centro storico alla mappa Boetto che ritrae l’impianto della nostra città nel ‘600.

Qui già si trova Via Veneria , allora chiamata viot di mort per la presenza di una chiesa con annesso cimitero. In quell’occasione oltre 300 cittadini avevano firmato contro questo intervento edilizio che stravolge il quartiere tra via Veneria e via Piave.  Di fatto questo edificio (vedi l’allegato ) costituirà una quinta che chiuderà ulteriormente la circolazione dell’aria dalla valle dal Tanaro verso il Centro storico, peggiorando le condizioni ambientali che i recenti dati sulla temperature da primato cuneese di Bra di quest’estate confermano.

Come Italia Nostra braidese siamo sempre più preoccupati da tali pesanti scelte edilizie (considerato che guardando con attenzione il nuovo PRG se ne preparano ancora altre !) che non solo stravolgono quartieri con storici equilibri urbani ma risultano ancora più assurde a fronte delle migliaia di alloggi vuoti presenti in città, di un rapporto di verde e parcheggi pubblici per abitante tra i peggiori del cuneese e del caos automobilistico di oltre 90.000 veicoli che ogni giorno attraversano in entrata ed uscita la città.
Ma è questa la “città da vivere” che si vuole creare ?

Italia Nostra Sezione Braidese