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Agenti di commercio, appello al Governo

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La Fnaarc (Federa­zio­ne nazionale associazioni agenti e rappresentanti di commercio) Alba e l’As­so­ciazione commercianti albesi, nei giorni scorsi, hanno trasmesso alle testate giornalistiche la comunicazione diramata da Fnaarc Piemonte e Valle d’Ao­sta e Confcommercio Pie­monte.
Il Governo, come riporta la no­ta trasmessa ai media, continua a dimenticare gli agenti di commercio, una categoria che è stata fortemente colpita dal “lockdown” a seguito dell’e­mer­genza sanitaria e che oggi deve fare i conti con la grave crisi economica e di liquidità.
È questo il grido di allarme della Fnaarc del Piemonte e Valle d’Aosta. Il Consiglio di amministrazione della Fon­da­zione Enasarco, ente di previdenza e assistenza di diritto privato degli agenti di commercio e dei consulenti finanziari, su istanza delle organizzazioni sindacali di categoria rappresentanti gli agenti di commercio e dei consulenti finanziari da un lato (Fnaarc, Usarci, Fisascat Cisl, Uiltucs, Ugl terziario) e dall’altro le organizzazioni delle case mandanti (Conf­commercio, Conf­indu­stria, Confcooperative, Conf­artigianato, Confapi, Cna, Ca­saartigiani, Claai), ha deliberato, a seguito dell’accordo sottoscritto dalle sopra citate parti sociali nella giornata del 25 maggio, lo stanziamento di 450 milioni di euro per anticipare il 30 per cento del fondo Firr accantonato presso la Fondazione, in modo tale da sostenere con una iniezione di liquidità la categoria.
Si ricorda, prosegue il comunicato stampa, che la Fondazione Enasarco è sostenuta dalla contribuzione degli agenti di commercio e delle case mandanti, nella misura paritetica del 50%, mentre non è sostenuta da fondi pubblici. Tuttavia, essendo vigilata dal Ministero del lavoro, esso deve autorizzare l’erogazione dell’anticipo Firr.
Sull’anticipo, che verrebbe versato in tre “tranche” per garantire a Enasarco la sostenibilità dell’operazione, nessun riscontro è ancora giunto dal Mi­nistero. Pertanto, il presidente della Fnaarc, Alberto Pe­tran­zan, ha scritto al ministro del lavoro Nunzia Catalfo, invitandola ad autorizzare Ena­sarco all’erogazione del Firr ai suoi iscritti.
«Gli agenti di commercio e i consulenti finanziari lamentano di essere stati esclusi da ogni sostegno governativo», afferma il direttore dell’Asso­ciazione commercianti albesi Fabrizio Pace, «non avendo potuto accedere neppure al contributo di mille euro previsto dal Decreto rilancio, poiché il provvedimento non ha considerato che il differimento del pagamento delle provvigioni ha reso impossibile documentare il calo di fatturato nel periodo del “lockdown”. E questo nonostante, in quel periodo, la categoria abbia registrato l’azzeramento dell’attività».
Per questo motivo, si legge in chiusura della nota, la possibilità di accedere all’anticipo del fondo Firr è assolutamente in­dispensabile per una categoria così danneggiata dalla crisi economica che si preannuncia per i mesi a venire difficilissima da superare anche per effetto del crollo dei consumi.