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Le opportunità della cessione del credito

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Il recente “decreto rilancio” ha potenziato i benefici fiscali spettanti ai soggetti che effettueranno interventi finalizzati al risparmio energetico sulle parti comuni di immobili condominiali, ma anche, in alcuni casi, sulle singole unità immobiliari.
Si tratta di un’interessante opportunità, che riguarda tantissimi consumatori e coinvolge (direttamente e indirettamente) un gran numero di artigiani e piccole e medie imprese.
Ne parliamo con Luca Crosetto, presidente territoriale di Confartigianato Cuneo, che recentemente ha attivato una “task force” per affiancare imprenditori e consumatori su questa tematica.

Presidente Crosetto, innanzitutto, come giudicate il “super­bonus”?
«Indubbiamente si tratta una misura importante per l’artigianato e la piccola e media impresa. Auspichiamo dia vita a un incremento delle commesse al quale dovrà corrispondere prontezza e adeguatezza di reazione da parte delle nostre im­prese. Speriamo che la domanda non venga penalizzata dalla eccessiva burocrazia, ma siamo fiduciosi che le imprese sapranno rispondere con slancio a questa sfida».

Qual è il vantaggio derivante dallo sfruttare questa misura?
«Il maggior beneficio consiste nell’attribuzione della “detrazione rinforzata” del 110% per cento della spesa sostenuta».

Operativamente come funziona? A quali interventi edilizi si può applicare?
«Il superbonus è previsto per specifici interventi in ambito di efficienza energetica, di interventi antisismici, di installazione di impianti fotovoltaici o delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici, per spese sostenute fino al 31 dicembre 2021. In effetti, auspichiamo anche in una proroga, così come recentemente promesso dal Ministro dello sviluppo economico Stefano Patuanelli. Le nuove misure si aggiungono alle detrazioni previste per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, compresi quelli per la riduzione del rischio sismico e di riqualificazione energetica degli edifici. Queste misure, dette “trainanti”, senza le quali non si può accedere al Superbonus, si possono riassumere in interventi di isolamento termico sugli involucri; sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale sulle parti comuni; sostituzione di impianti di climatizzazione invernale sugli edifici unifamiliari o sulle unità immobiliari di edifici plurifamiliari funzionalmente indipendenti; interventi antisismici. Oltre agli interventi “trainanti” sopra elencati, rientrano nel Superbonus anche le spese per interventi eseguiti insieme ad almeno uno degli interventi principali di isolamento termico, di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale o di riduzione del rischio sismico. Si tratta di interventi di efficientamento energetico; installazione di impianti solari fotovoltaici; infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici».

Novità che rende appetibile, per consumatori e imprese, l’uso del superbonus, la possibile della cessione del credito e del cosiddetto sconto in fattura. Di cosa si tratta?
«Il “superbonus”, in alternativa alla detrazione, prevede appunto due opzioni. Tramite lo sconto in fattura, l’impresa che realizzerà i lavori anticiperà la spesa detraibile, quindi il cliente non dovrà versare alcunché (in questo caso l’impresa potrà cedere o meno il credito alle banche o ad altri intermediari). Certo, questa modalità determina alcune criticità per le aziende quali una diretta mancanza di liquidità. Ecco perché per le aziende sono molto interessate alla cessione del credito, attraverso la quale, invece, il cliente, potrà cedere direttamente il suo credito a soggetti terzi quali istituti di credito e altri intermediari finanziari (by-passando imprese e i fornitori)».

Per il mondo economico si tratta certamente di una grande opportunità di business, che peraltro sta facendo nascere interessanti forme di collaborazione…
«È proprio così. Le imprese, per meglio rispondere alle esigenze della clientela, possono “aggregarsi” in modo da essere più efficienti e competitive sul mercato. In questo frangente, esistono molteplici forme con cui possono unirsi in un gruppo: Consorzi, Reti di Impresa, Società consortili e Ati (Asso­ciazione temporanea di imprese). Interessante, in questo contesto, i recenti bandi della Camera di Commercio di Cuneo che prevedono contributi a fondo perduto per supportare la costituzione di queste “aggregazioni”, e sui quali Confartigianato Cuneo può offrire una consulenza e un supporto specifici» .

Come Confartigianato Cuneo come state affiancando artigiani e consumatori?
«Per supportare imprese e consumatori nell’individuazione e nella fruizione delle opportunità che questo provvedimento può riservare, Confartigianato Cuneo, attraverso i suoi 18 uffici sul territorio provinciale, ha istituito un’apposita “task force” di esperti in grado di offrire una consulenza professionale e personalizzata su tutti gli aspetti del “superbonus”. Per contattare lo “Sportello Superbonus” ci si può rivolgere agli uffici di Confartigianato Cuneo (su Internet all’indirizzo https://cuneo.confartigianato.it/contatti e al telefono al numero 0171-451111)».

BaNNER
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