Nella giornata di ieri, giovedì 24 settembre, si è svolta ad Alba una riunione in cui si è parlato di sicurezza. Presenti, oltre al sindaco, il questore ed i rappresentanti delle forze dell’ordine. Tra gli argomenti affrontati, il problema della movida nel centro della capitale delle Langhe. Negli ultimi mesi sono stati frequenti gli episodi, verificatesi soprattutto nel weekend, in cui l’abuso di alcol e di altre sostanze ha determinato comportamenti poco civili e pericolosi. I protagonisti sono persone che vanno dai 15 ai 45 anni, che si riversano nel centro città in assenza di discoteche ed altri locali, chiusi per l’emergenza Covid. Gente solitamente mite, che dopo qualche bicchiere o l’assunzione di sostanze, diventa fuori controllo, causando discussioni e accenni di rissa e provocando anche danneggiamenti.
In alcuni casi qualcuno si è sentito male, svenendo per strada dopo aver bevuto troppo e rendendo necessario il soccorso del personale sanitario del 118. Tre gli episodi più eclatanti, che hanno riguardato due minori ed una donna di 36 anni. Le soluzioni per risolvere il problema? Naturalmente la prima fa capo ad un appello alla gente che anima la movida albese, chiamata ad una presa di coscienza che porti a divertirsi con meno eccessi e con un maggiore senso di responsabilità. Durante la riunione, si è deciso di aumentare la presenza di forze dell’ordine nelle zone più a rischio, incrementando anche i controlli nei bar, affinché non vengano venduti alcolici ai minori: un paio di locali sono tenuti sotto particolare osservazione e a rischio di sospensione temporanea se dovessero essere ancora “pizzicati” in condotte irregolari.
A riguardo, presto si svolgerà un nuovo incontro a cui parteciperanno anche le associazioni di categoria degli esercenti, spesso anche loro vittime di una situazione nella quale non riescono a dissuadere i clienti da comportamenti avventati. Tra le iniziative che potrebbero essere adottate anche l’introduzione di “steward” nelle piazze e nei pressi dei locali che possano invitare la gente a non esagerare, magari con il coinvolgimento di volontari. Infine, il questore ha voluto rivolgere un appello ai genitori, spesso troppo distratti ed evidentemente poco attenti allo stile di vita adottato dai figli.