Tantissima partecipazione di pubblico, in gran parte composto da giovani, ha fatto da cornice alla presentazione del libro “I mostri. E come sconfiggerli” che il leader di Azione ha illustrato, interrotto da numerosi applausi.
Ad introdurre la serata l’on. Enrico Costa il quale ha descritto all’ex titolare del Mise la provincia di Cuneo come una realtà produttiva concreta e attiva, fondata sul lavoro di tante imprese e sulla vivacità di molte piccole realtà comunali. Calenda, incalzato dalle domande di Beppe Ghisolfi, ha spaziato durante la serata tra politica italiana ed europea, società civile e giovani.
Una visione schietta e tagliente, la sua. Partendo dal titolo del suo libro – “I mostri” – ha spiegato che “I Mostri non sono i politici, ma siamo noi nel momento in cui li eleggiamo. Abbiamo rinunciato alla professionalità dei nostri rappresentanti, non ci interessa più la loro competenza ma il loro essere come noi“.
“Non crediamo più che la politica sia in grado di far funzionare una cosa” ha sottolineato Calenda “perché la politica ha perso il proprio senso etimologico sostanziale: o è arte di governo o non è nulla. Morta la politica, è morta anche la realtà; bisogna cambiare il paradigma”.
Frequenti i rimandi alla cultura liberale: “Il progresso in diversi campi è andato velocissimo e la società è stata lasciata ad arrancare finendo per strapparsi: noi di Azione puntiamo alla libertà individuale senza dimenticarci però di accompagnare la società nella Storia“.
Molti anche i riferimenti all’impianto europeo che, così com’è, è destinato a fallire. “Non è pensabile procedere nel progetto europeo portandosi dietro Polonia e Ungheria, Paesi che hanno imboccato la strada della democrazia illiberale” o pensare di fare l’Europa politica “con i Paesi che la usano magari per fare dumping fiscale. Ci vuole un’Europa a cerchi concentrici”, un’Europa più piccola. “L’Unione Europea deve restringersi per rafforzarsi”.
«La grande affluenza di pubblico ha dimostrato ancora una volta come lo stile di Carlo Calenda sia apprezzato e goda di un crescente consenso» ha sottolineato l’on. Enrico Costa al termine della serata.
«È il momento di avviare una incisiva organizzazione sul territorio della Granda da parte di Azione. Partendo dai giovani, che dovranno essere i primi protagonisti di questo appassionante percorso. Nasceranno a breve tanti comitati locali nei vari centri della Granda, con strutture snelle e dinamiche, lontane dagli appesantimenti strutturali del partiti tradizionali. Si stanno avvicinando a noi anche molti amministratori locali e liste civiche, che nei piccoli comuni rappresentano un chiaro segno di pragmatismo».