«Tutti insieme per l’ospedale unico di Cuneo»

Il punto della situazione (e i prossimi step) nella serata promossa dai Rotary club cittadini Dopo le prime azioni per i fondi (300 milioni di euro chiesti dal governatore Alberto Cirio), si attende l’esito dello studio di pre-fattibilità

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Intendeva essere una serata per fare il punto sullo stato attuale del percorso verso il nuovo ospedale di Cu­neo; si è dimostrata un’occasione per guardare al futuro con una consapevolezza in più: quella di avere il convinto appoggio della Regione. La conviviale organizzata dal Rotary club “Cuneo 1925” e supportata dal “Cuneo-Alpi del mare” ha fatto emergere l’importanza che la Fondazione per l’ospedale “Santa Croce e Carle” ha assunto in questo suo primo anno di esistenza; un ruolo significativo e che sempre più sarà importante come supporto al buon funzionamento della sanità della Granda.
Nel suo intervento il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio ha subito sgombrato il campo da equivoci, ribadendo come la sanità regionale ritenga il “Santa Croce e Carle” l’hub di riferimento provinciale e precisando come realizzare un nuovo ospedale unico a Cuneo sia tra le priorità della sua Ammini­stra­zione in ambito sanitario. Per la sua costruzione Cirio ha reso noto di aver richiesto un finanziamento da 300 milioni di euro al Ministero della salute, lasciando “carta bianca” a Comune e Amministrazione sanitaria sulla scelta del sito in cui realizzarlo.
Proprio il nodo dell’ubicazione del nuovo ospedale (le opzioni sono l’ampliamento della struttura sull’altipiano, o di quella in frazione Confreria) è al centro dell’azione della Fondazione. Dopo aver raccolto 800 mila euro, utilizzandone una buona parte per l’acquisto diretto di dispositivi di protezione individuale durante l’emergenza sanitaria e per sostenere l’attività di ricerca, ora il sodalizio ha affidato a un team di professionisti esterni uno studio di pre-fattibilità per individuare secondo parametri oggettivi quale area sia più adatta a ospitare il futuro nosocomio.
«Quello che stiamo facendo con la Fondazione», commenta Luigi Salvatico, presidente del Rotary “Cuneo 1925” e presidente del comitato etico dell’ente nato a supporto del nosocomio del capoluogo, «in un certo senso è portare avanti, con l’aiuto dei cuneesi, l’opera del signor “Giannetto”, che nel 1319 ha donato alla città i fondi per la realizzazione dell’ospedale, e dei benefattori che si sono susseguiti, sino ai giorni nostri. La Fondazione fa la propria parte, in sinergia con Regione e fondazioni quali Crc e Crt, sia per migliorare l’attuale, sia per contribuire al futuro con la partenza dei lavori del nuovo ospedale. Ci piacerebbe donare alla città anche un pre-progetto per la realizzazione del nuovo ospedale».
Il presidente del “Rotary-Alpi del mare” Angelo Pellegrino aggiunge: «Il tema è molto interessante, in particolare per chi come i due Rotary cittadini sono stati tra i membri fondatori della Fon­dazione. Ora attendiamo l’esito dello studio che abbiamo affidato agli esperti, per fare in modo che i decisori dispongano degli elementi per compiere scelte a ra­gion veduta».
Tra gli interventi della serata anche quello di Corrado Bedogni, direttore generale dell’Aso “Santa Croce e Carle” e uno dei promotori dell’ente, e del presidente della Fondazione per l’ospedale “Santa Croce e Carle” Fulvio Moirano, il quale ha sottolineato come dalla serata sia emersa la conferma del ruolo importante che l’ente ha svolto in questi mesi, peraltro resi particolarmente difficili dalla pandemia. A IDEA aggiunge: «La realizzazione di un nuovo ospedale comporterà qualche anno di lavoro: in quel lasso di tempo il nostro impegno sarà utile per far continuare al meglio l’attività del nosocomio esistente, fi­nan­ziando ri­cerca e formazione».
A chiosa della serata, c’è stato spazio per un momento solidale, con la consegna da parte di Teo Musso della raccolta fondi attivata. «Siamo orgogliosi di aver dato il nostro piccolo contributo ad un progetto così importante» ha detto il fondatore del birrificio Baladin. «Ringraziamo i nostri clienti della provincia di Cuneo che hanno aderito con entusiasmo all’iniziativa che ha permesso di raccoglie i fondi. Vivere il territorio è anche questo».