Ad aprire le danze della 32°edizione del Galà della Castagna d’Oro a Frabosa Sottana è stato l’ex CT della Nazionale Marcello Lippi. Intervistato da Mario Bartoletti, Lippi ha percorso tutta la sua carriera, prima da calciatore e poi da allenatore, raccontando aneddoti e curiosità.
Il primo aneddoto è stato quando era ad una cerimonia al Quirinale con Mattarella ed era presente anche il Presidente della Cina che voleva assolutamente salutare solamente Lippi per chiedergli di allenare la Nazionale cinese. L’intervista è proseguita parlando dei giocatori che ha allenato e che tutt’ora sono diventati allenatori come Pirlo alla Juventus, Gattuso al Napoli e Inzaghi al Benevento; “Inzaghi” – dice Lippi – “Dopo qualche esperienza andata male, ha avuto il coraggio di ripartire da una categoria minore, vincendo anche il campionato; è una persona che si documenta molto, conosce un sacco di giocatori. Invece Gattuso mi assomiglia molto come carattere, mentre se le cose alla Juventus dovessero andare male, non sarà assolutamente colpa di Pirlo”.
Marcello racconta anche di come è diventato allenatore e che i suoi amici gli dicevano che per allenare gli bastava prendere il patentino di seconda categoria (serve per allenare in Serie C), ma lui voleva quello di prima categoria per allenare in Serie A e se non lo avesse preso, oggi non sarebbe Campione del Mondo. Non solo calcio si parla durante il Galà, ma anche della famiglia di Lippi e della passione per la musica: “Mio padre era un grande lavoratore, mentre mia madre era una sarta e ci vestiva sempre molto bene; ho sempre avuto la passione per la musica e ora mio nipote e diventato un DJ, dopo che ha cambiato vari sport”.
La serata prosegue con Lippi che racconta l’esordio in Serie A da allenatore col Cesena con il Presidente di allora che gli promise di regalargli un orologio in caso di salvezza e in più voleva fargli firmare il contratto già per la stagione successiva, con tanto di stretta di mano; il giorno seguente venne contattato dall’Atalanta che gli offriva il doppio dei soldi, ma lui rifiutò perché aveva già l’accordo col Presidente del Cesena; si salvarono, ma la stagione successiva venne esonerato, andò in B con la Lucchese e poi riuscì a diventare allenatore dell’Atalanta. Dopo i bergamaschi ci provò l’Inter, ma nello stesso periodo venne contattato da Luciano Moggi e firmò con la Juve dove vinse in tutto cinque scudetti, una Champions League, Supercoppe e Coppa Intercontinentale.
Lippi aveva una grande rapporto con la famiglia Agnelli e un giorno l’Avvocato Agnelli disse: “E’ più probabile che vinca il Mondiale la Ferrari che la Juve vinca lo Scudetto”, quell’anno la Ferrari andava male, ma la Juve è riuscita a vincere il campionato.
La serata si conclude parlando del rapporto con Alessandro Del Piero
e la sua esperienza in Cina, prima al Guangzhou Evergrande dove vince tre scudetti, una Champions League asiatica e una Coppa d’Asia.