All’indomani dell’inondazione, il sistema di Protezione Civile si è prontamente messo all’opera nella mattinata di sabato 3 ottobre, allertando le diverse squadre per interventi mirati alla popolazione e alle strutture. L’unità di Protezione Civile degli Alpini di Cuneo si è resa immediatamente disponibile, con l’attivazione di un proprio ponte radio per le trasmissioni al Sacrario della Madonna degli Alpini di Cervasca, punto strategicamente ottimale per l’installazione della relativa infrastruttura per abilitare il sistema di collegamento. Le squadre sono poi intervenute nelle località di Limone Piemonte, Nucetto, Ceva e Garessio con i propri mezzi e personale, a cui si sono aggiunti anche molti soci alpini.
A Limone i volontari hanno dato un contributo nello sgombero con le idrovore del garage di Piazza San Sebastiano completamente allagato. Lo stesso lavoro è stato fatto nei giorni scorsi a Nucetto e Ceva, parallelamente all’impiego di squadre di motoseghisti per la rimozione e pulizia dei corsi d’acqua da alberi e ramaglie. Da oggi i motoseghisti saranno in azione a Garessio, dove verranno anche impiegate macchine di movimentazione terra per portare via malta e detriti.
“Sono commosso e ammirato una volta di più da quello che stanno facendo i capi squadra e i volontari, che rappresentano una grandissima risorsa per il nostro Paese – commenta Piero Ugo, coordinatore della protezione Civile dell’ANA di Cuneo -. Mi aspettavo una reazione positiva, ma mai come in questa occasione i nostri ragazzi hanno dato prova di grande prontezza e professionalità, dimostrando i risultati di anni di addestramento e di impegno sul campo”.
“Sono orgoglioso del lavoro svolto dai nostri volontari, che ringrazio per essersi prodigati nell’offrire soccorso, rispondendo prontamente alla richiesta di intervento – aggiunge Matteo Galleano, presidente della Sezione ANA di Cuneo -. È motivo di orgoglio per tutti noi sapere di poter contare su queste persone, che hanno dimostrato profonda dedizione e disponibilità”.
cs