Il ruolo della comunicazione nella costruzione della visione

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Importante trovarsi per discutere, ma altrettanto significativo è ragionare su quanto emerso dal confronto, al fine di tracciare an­che qualche linea operativa. In merito al workshop distrettuale tenutosi a Loano, si fa carico di tirare le somme il presidente della commissione immagine pubblica del 2032,  Riccardo Lorenzi.
«Degli argomenti trattati durante il seminario e dal dibattito che ne è scaturito», spiega il rotariano, «vorrei portare l’attenzione su due temi importanti: il primo riguarda la percezione del Rotary e, il se­condo, il ruolo della comunicazione nella costruzione della visione. La percezione che le persone hanno del Rotary proviene dalla loro esperienza personale con i nostri club e con i nostri programmi in­sieme a quello che raccontiamo, i messaggi che condividiamo. Un’a­zione di comunicazione efficiente e coerente, unita a un’esperienza diretta, può rafforzare la nostra organizzazione e può aiutare a coinvolgere e attrarre nuovi membri, donatori e partner per i nostri progetti».
«L’immagine pubblica del Rotary», prosegue Lorenzi, «è prodotta ogni giorno da noi come individui, dalle nostre attività, dai “service” dei nostri club e, di conseguenza, dalla presenza del Rotary sulla stampa, sul web e sui social media. Abbiamo una grande responsabilità, parliamo tutti a nome del Rotary. In questo senso l’immagine pubblica del nostro sodalizio va ripensata e può diventare, oltre che amplificatore delle attività, anche motore di idee e stimolo ad adattarsi al cambiamento, elemento strategico nella costruzione della visione futura. La comunicazione può rappresentare una risorsa nuova da immettere nel sistema per la definizione di uno sguardo nuovo verso il futuro, può assumere un ruolo centrale in grado di facilitare i processi decisionali ed avere un ruolo attivo nella programmazione delle azioni di servizio a favore delle comunità».
«Non solo dunque comunicare quello che viene fatto», conclude il Presidente della commissione immagine pubblica, «ma fornire un contributo di idee, interagire con i club, favorire la comunicazione interna: da ruolo passivo a ruolo attivo. Il Rotary ci spinge a pianificare il futuro, a favorire la condivisione, ad agire per aumentare l’impatto dei nostri progetti. In questo processo la comunicazione, cuore di qualsiasi processo di condivisione, può contribuire a costruire una visione per il futuro».